A cinque operatori telefonici del Brasile è stato chiesto, da un giudice dello stato di Sergpipe, di bloccare Whatsapp per 72 ore al fine di poter estrapolare le informazioni di un’indagine penale.
Stando al CEO di Whatsapp, Jan Koum, l’azienda non possiede le informazioni che la corte desidera, aggiungendo che “nuovamente milioni di innocenti Brasiliani sono stati puniti”. 

Successe già a Dicembre a Sao Paulo, un giudice bloccò per 48 ore Whatsapp ma l’azienda rifiutò di prolungare il blocco del proprio servizio.

Una nuova decisione di un giudice, riportata come notizia sia da Reuters che da Bloomberg, ha riportato il blocco della piattaforma a causa dell’arresto di Diego Dzodan, vice presidente dell’America Latina presso Facebook ed Instagram, in Marzo.

Whatsapp ha recentemente introdotto la crittografia end-to-end per tutti i suoi messaggi e Koum ha nuovamente affermato che l’azienda non è in grado di tenere traccia delle conversazioni dei suoi utenti.

“Quando invii un messaggio crittografato end-to-end, nessuno potrà leggerlo – neanche noi” scrive in un post su Facebook, aggiungendo che “mentre stiamo lavorando a rendere nuovamente funzionante Whatsapp, non abbiamo intenzione di compromettere la sicurezza dei nostri miliardi di utenti”.

Telefonica, Claro, TIM, Oi e Nextel sono gli operatori interessati, quindi se vi trovate in vacanza oppure vivete li e ci state leggendo potreste adesso aver spiegato il motivo per cui Whatsapp non funziona.

Immagini tratte da MobileWorldLive

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