Viv“. Una semplice sillaba per un nuovo assistente vocale, che si presenta già in grado di svolgere compiti decisamente più complessi di Siri; è questo, infatti, il nome di una nuova IA realizzata dagli stessi creatori del noto assistente vocale Apple, già definito “molto meno avanzato” rispetto alla sorella maggiore Viv.

Siri

Stando a quanto riportato da iDownloadBlog, il nuovo Viv sarà in grado di svolgere compiti come ordinare una pizza o comprare dei biglietti senza dover passare da applicazioni esterne e, soprattutto, senza richiedere alcuna interazione umana. A differenza dei moderni assistenti vocali, infatti, Viv può “imitare la spontaneità e la base cognitiva dell’uomo“, distaccandosi dalle risposte scriptate e dalle richieste ben precise che hanno caratterizzato Siri fino ad oggi.

Di seguito un estratto del Washington Post, che ha trattato l’argomento nel dettaglio in un articolo recente:

“Ordinami una pizza da Pizz’a Chicago, vicino al mio ufficio”, ha detto al suo smartphone uno degli ingegneri. È stato il loro vero, primo test di Viv, l’intelligenza artificiale su cui il team ha lavorato silenziosamente nel corso dell’ultimo anno. Tutti erano un po’ nervosi; poi, un messaggio è apparso direttamente da Viv: “Ci vorresti dei condimenti?”

Gli ingegneri, otto in tutto, hanno iniziato a fare le loro proposte: “Con salame”, “Metà margherita”, “Caesar Salad”; e, eccitati dal risultato, hanno continuato a dare a Viv comandi sempre più variegati: “aggiungi più condimento”, “togli del condimento”, “cambia l’ordine da normale a familiare”.

Circa 40 minuti dopo (e dopo qualche disguido quando Viv ha confuso l’indirizzo dell’ufficio), un autista di Pizz’a Chicago si è presentato con quattro pizze pronte.

La startup dietro Viv è attiva da circa 4 anni, e comprende i co-fondatori di Siri Dag KittlausAdam Cheyer, oltre ad altre personalità nel mondo dello sviluppo di IA. Il loro obiettivo è quello di “prendere il modo in cui gli umani hanno interagito gli uni con gli altri per migliaia di anni e applicarlo al modo in cui interagiscono coi servizi”.

Nel frattempo, sia Facebook che Google hanno già avanzato delle offerte per acquistare la compagnia. Non resta che attendere gli eventuali risvolti futuri, che, ne siamo certi, non si faranno attendere per troppo tempo.

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