E’ il settembre del 1996 quando l’Internet Service Provider di New York, Panix, viene colpito da un attacco DoS che lascia la città offline per parecchi giorni. Il resoconto del New York Times sull’attacco riporta un’affermazione di un esperto del settore: “In linea di principio, non abbiamo una soluzione per la maggior parte degli attacchi DoS. A livello generale, il problema non è risolvibile.”

Nel 2016 tanto è cambiato: Gli attacchi alle reti IPS di fine anni ‘90 erano minimi rispetto a quelli odierni; basti pensare che, solo il mese scorso, Arbor Cloud ha arginato un attacco da 600Gbps, il più grande mai visto. Si prevede entro la fine del 2016 di arrivare a una dimensione media di attacco pari a 1,15Gbps, sufficiente per mettere fuori gioco la maggior parte delle attività.

In allegato l’infografica di Arbor Networks che traccia l’evoluzione degli attacchi DDoS nel corso di questi 20 anni che identifica gli eventi più importanti legati alla difesa DDoS anno per anno.

Gli attacchi alle reti IPS di fine anni ‘90 erano minimi rispetto a quelli odierni di notevole entità. Solo il mese scorso, Arbor Cloud ha arginato un attacco da 600Gbps, il più grande mai visto. Si prevede entro la fine del 2016 di arrivare a una dimensione media di attacco pari a 1,15Gbps, sufficiente per mettere fuori gioco la maggior parte delle attività.

 

20 anni di attacchi DDoS, ecco come si sono evoluti dal 1996 ad oggi (con Infografica) 1

 

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