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Ha fatto scalpore l’uscita di Steve Wozniak e ne hanno parlato tutti i siti di tecnologia, ma non solo. Il caro vecchio Woz in sintesi ha dichiarato “Apple dovrebbe creare uno smartphone Android”. Bene, è di certo una frase ad effetto per colui che assieme a Steve Jobs ha fondato Apple. L’occasione è stata una intervista a Wired durante l’Apps World North America ed è stata ripresa praticamente da tutti, noi vi consigliamo di leggere la notizia su Wired Italia, Melablog e Macity.

Ma non è la notizia in se di cui mi preme parlarvi in questa mia personale visione della cosa, ma bensì dell’ennesima occasione persa da Steve Wozniak per stare zitto ed evitare dichiarazioni senza un briciolo, a parer mio, di senso.

Lo sappiamo tutti che Woz può essere considerato uno dei padri mondiali dell’informatica e più precisamente dell’ascesa rivoluzionaria dei personal computer in un mondo pieno di enormi calcolatori che riempivano stanze e interfacce praticamente inesistenti, ma anche qui la storia finisce dove è iniziata.

Mi sono trovato spesso in disaccordo con le dichiarazioni di Woz ed alcune volte le ho condivise, ma questa volta credo abbia davvero raggiunto un limite intollerabile, perché elargisce un consiglio (fare un dispositivo Android) che nessuno gli ha chiesto, ma soprattutto lo fa dall’alto della sua posizione di “ex co-fondatore di Apple”, descrizione che tutti riportano come fosse un mantra che apre tutte le porte e tutto permette nelle esternazioni. In molti pensano “he si, ha co-fondato Apple quindi sa quello che dice”. Ma ne siamo sicuri?

E’ vero, ha co-fondato Apple oltre 30 anni fa, e quindi? Cosa dovrebbe significare nel 2014 aver fondato una azienda tanti, troppi, decenni fa? Nella vita informatica, anche solo 5 anni valgono come millenni di vita reale, figuriamoci tre o quattro decenni. Ma la mia modesta opinione non si limita a questa considerazione, ma va oltre. Ovviamente è importante ricordarvi che ho il massimo rispetto per Woz ed è un personaggio che ammiro e che ha avuto la sua importanza nel mondo tecnologico, non voglio quindi che questa mia opinione sia considerata una lesae maiestatis. Steve Wozniak rimane comunque uno dei miei miti. Ma…

Pensiamo a cosa davvero ha fatto il “secondo” Steve, nella pratica ha semplicemente costruito il mitico Apple I. Forse ha partecipato all’ideazione di qualche versione successiva, poi basta. Fiaba finita. Non ha inventato il Macintosh, non ha inventato l’iPod, non ha inventato l’iPhone e nemmeno l’iPad. Anzi, se ne è andato da Apple frustrato per non essere riuscito ad uscire dal suo loop di “smanettone perenne”.

Ha costruito l’Apple I più di trent’anni fa, poi per trent’anni non ha più inventato nulla degno di nota o di rivoluzionario. Certo ha fondato diverse Company alcune con un discreto successo, ma non può secondo me essere considerato a priori uno che dice cose sensate solo perchè è “co-fondatore di Apple”.

Sinceramente credo che la sparata “Apple dovrebbe produrre un cellulare Android” sia non solo fuori luogo, ma in un certo qual modo la trovo pure di cattivo gusto. Soprattutto per una persona che viene ricordata sempre e solo per “aver co-fondato Apple”.

Apple sta già facendo molti errori per correre dietro al mercato e agli azionisti, ci mancherebbe che si mettesse a produrre terminali con Android, ma da che mondo arriva Woz? Ah si, dagli anni 70…

Aspetto i vostri commenti :-)

Gabriele Gobbo,
Fondatore di Italiamac

 

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Gabriele Gobbo
Gabriele Gobbo è il fondatore di Italiamac, il principale e più vasto Apple User Group d’Italia riconosciuto da Apple Inc. Utente Apple da sempre, ha iniziato con un Macintosh LC con la strabiliante potenza di 2MB di Ram. È un consulente e docente in digital marketing, divulgatore della cultura digitale, speaker di eventi e conduttore radiotelevisivo. Sviluppa progetti e strategie digitali per aziende e persone, incluso il digital branding, la presenza sul web, il social media marketing e la reputazione online. È anche il responsabile della comunicazione digitale di Marco Camisani Calzolari. Gabriele produce e presenta il programma televisivo FvgTech ed è un relatore in eventi e convegni del mondo digitale e tech, organizzatore di workshop e seminari di marketing e fondatore del Samu Digital Days e del MacDays, coordina il Digital Security Festival.