Apple potrebbe preparare un'Edicola Digitale. 1

L’iPad è un dispositivo al quanto particolare o lo si ama e, quindi si trova la sua collocazione o il suo utilizzo o, non si coglie la sua vera essenza e si pensa che sia un iPod Touch gigante; di certo il device di Apple ha portato grosso movimento in mercati che erano un po’ fermi. Le vendite di iPad sono incredibili, solo iPhone riesce a fare meglio e, il suo utilizzo è vario ma, la forza indiscutibile è il feedback che rilascia durante la navigazione internet o mentre si sfoglia un e-book.

Leggere un e-book sull’iPad è un’esperienza molto interessante se poi aggiungi: filmati, musica e immagini; questa diventa unica; il tutto non significa abbandonare il cartaceo per un sistema digitale ma, si deve ammettere che utilizzare il tablet di Apple è affascinante; il discorso cambia se lo applichiamo ai quotidiani e diventa “magico”. Oggi, i siti dei maggiori quotidiani italiani sono molto affollati, causando un’abbassamento delle vendite per le riviste cartacee creando un problema reale sui guadagni. I viaggi che Steve Jobs ha effettuato prima del lancio di iPad, miravano a stringere rapporti commerciali con le varie case editrici dei giornali in modo da creare, un’applicativo o un’altro sistema per migliorare la visione dei quotidiani e nel contempo, aumentare le vendite del tablet.

Oggi, molti rumors, indicando che la Apple stia creando un sistema tipo iBookstore ma con i quotidiani, forse verrà chiamato Digital NewStand. Secondo Bloomberg che, ha diffuso questo rumors, il CEO di Apple vuole creare questa piattaforma ma, vuole anche avere dei controlli su quello che si pubblica e soprattutto sul come lo si fa, infatti l’offerta, non solo deve contenere li quotidiano che si trova in edicola ma, deve essere implementato con aggiornamenti continui e sistemi multimediali (video, musica e foto). Ovviamente questo controllo non viene ben visto dagli editori ma, sappiamo che Steve Jobs ricerca la perfezione in modo maniacale e chi non lo accetta, può cercare altrove la sua fortuna ma poi, non pianga se, il CEO di Apple, aveva ragione.

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