Nel gennaio di quest’anno, Microsoft ha richiesto l’annullamento del marchio “App Store”, registrato da Apple nel 2008 presso l’ufficio statunitense dei brevetti e dei marchi di fabbrica (USPTO). Microsoft sostiene che i termini “App” e “Store” siano troppo generici.
Apple ha risposto a Microsoft, affermando che anche il termine Windows è troppo generico, e che quindi Microsoft non può permettersi di giudicare il marchio “App Store”. Apple ha anche sostenuto che “App Store” non è un termine generico, dato che i concorrenti di telefonia mobile hanno valide alternative a loro disposizione da usare per i loro store.
Inoltre, Apple ha consultato l’esperto linguistico Robert Leonard, il quale ha affermato che il termine “App Store” viene utilizzato per indicare lo store di applicazioni di Apple, e che Microsoft utilizza già un suo negozio di applicazioni chiamato Marketplace.
La popolarità del mercato del software online, creato da Apple, ha spinto un gran numero di concorrenti a creare un proprio store di applicazioni. Infatti Microsoft, Google, Nokia, Research in Motion (Blackberry), e altre grandi aziende offrono ora un mercato online di software per sistemi operativi mobili, in concorrenza diretta con Apple.
L’USPTO ha attualmente preso in considerazione il caso: quindi presto avremo ulteriori dettagli su questa curiosa vicenda.
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