iAd Gallery è un’applicazione gratuita per iPhone, rilasciata ieri nell’App Store americano. L’applicazione ha da subito scatenato molteplici dibattiti riguardo la sua (piuttosto limitata) funzionalità: il programma, esteticamente molto gradevole, fa solo una cosa: raccoglie degli spot che è possibile visionare e votare.
Aggregando i migliori spot lanciati di recente sull’iAd network, iAd Gallery consente di far interagire gli utenti con una rotella che gira, offrendo pubblicità di diversi marchi di cui si possono leggere informazioni dettagliate: in pratica, è una collezione di spot per iPhone. Non precisamente il tipo di software “produttivo”, o almeno divertente, che ci si aspetterebbe da Apple.
Ma l’aspetto più rilevante, e anche alquanto ironico, è che iAd Gallery viola le stesse linee guida stabilite da Apple per l’approvazione delle applicazioni di iOS. Infatti, nella sezione 2.13 delle linee guida, Apple spiega:
App che trattino soprattutto materiale pubblicitario e di marketing saranno respinte.
iAd Gallery si basa certamente su materiali pubblicitari: è anche possibile leggere i dettagli di una specifica campagna, e saperne di più dell’azienda che rappresenta, ma non si tratta di una vera e propria “funzionalità”. A meno che non si voglia considerare tale la possibilità di contattare il team che ha prodotto la pubblicità stessa.
La verità è che Apple non rifiuterebbe mai un’applicazione prodotta da se stessa perché viola una delle linea guida, ma questo equivale a dire: “lo Store è mio e qui comando io”, e dunque anche poter rilasciare qualunque cosa, senza sottostare a regole che, invece, dovrebbero essere valide per tutti e a maggior ragione per Apple stessa. Se quest’applicazione fosse pervenuta da terze parti, non credete che sarebbe già stata bloccata?
Fonte: macstories
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