La Casa di Cupertino sembra aver deciso di immergersi in un altro settore non strettamente legato all’intrattenimento “base”, iniziando a piazzare enormi richieste di assunzione nel campo delle Intelligenze Artificiali e del Machine Learning. A riportare la notizia è MacRumors, che nota come Apple stia probabilmente tentando di competere con una delle maggiori feature di punta di Google, Google Now, per insegnare agli smartphone come anticipare le mosse degli utenti.

Apple-Google

Una tale feature sta per essere spinta su iOS 9, con la nuova funzione “Proactive”:

Come parte della “spinta”, la compagnia al momento sta provando ad ingaggiare almeno altri 86 impiegati esperti nel campo dell’Intelligenza Artificiale nota come “Machine Learning”, stando a una recente analisi degli annunci di lavoro postati da Apple. (…)

Gli sforzi maggiori svolti da Apple nel campo del Machine Learning sono basati principalmente su Siri, e la stessa Siri dovrebbe giocare un ruolo importante all’evento di questo Mercoledì, come indicato dalla tagline “Siri, give us a hint”.

Molte delle posizioni richieste da Apple si concentrano su sforzi relativi al software, dal costruire sulle funzionalità di Siri alle sempre crescenti capacità di ricerca di iOS. La compagnia sta iniziando anche ad assumere esperti del machine learning per reparti come Product Marketing e vendita, suggerendo un cambiamento in arrivo su larga scala.

Reuters, tuttavia, fa notare come Apple stia affrontando una sfida non indifferente con il machine learning, a causa della sua concentrazione sulla privacy e della sua riluttanza a gestire qualunque fonte di dati sensibili. Anche con la feature Proactive di iOS 9, infatti, la Casa di Cupertino sta lavorando per mantenere tutti i dati sensibili sul cellulare dell’utente, rafforzando la privacy ma limitando parecchie delle effettive funzionalità di Proactive se i dati potessero essere passati in Cloud.

Insomma, le politiche di Apple sulla privacy sembrano poter scoraggiare qualunque esperto di machine learning proprio a causa dei limiti imposti dalla compagnia sulla privacy, ma non è da escludere che la Casa di Cupertino possa “cambiare idea” nel prossimo futuro.

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