Google ed Apple non vanno molto d’accordo, ma in materia di criptatura e dati sensibili si uniscono formando un’alleanza ineguagliabile.
Oggi il CEO di Google, Sundar Pichai ha rilasciato diversi tweet a supporto della decisione di Apple presa da Tim Cook con la lettera rilasciata sul suo sito internet.
“Costringendo le azienda ad abilitare l’hacking si potrebbe compromettere la privacy degli utenti,” ha twittato Pichai, riferendosi al post di Cook. Ha inoltre affermato che l’apertura di una back door potrebbe essere “preoccupante”.
1/5 Important post by @tim_cook. Forcing companies to enable hacking could compromise users’ privacy
— sundarpichai (@sundarpichai) 17 Febbraio 2016
2/5 We know that law enforcement and intelligence agencies face significant challenges in protecting the public against crime and terrorism
— sundarpichai (@sundarpichai) 17 Febbraio 2016
3/5 We build secure products to keep your information safe and we give law enforcement access to data based on valid legal orders
— sundarpichai (@sundarpichai) 17 Febbraio 2016
4/5 But that’s wholly different than requiring companies to enable hacking of customer devices & data. Could be a troubling precedent
— sundarpichai (@sundarpichai) 17 Febbraio 2016
5/5 Looking forward to a thoughtful and open discussion on this important issue
— sundarpichai (@sundarpichai) 17 Febbraio 2016
Qualcosa mi dice che nei prossimi giorni vedremo altre aziende della Silicon Valley che si schiereranno a favore di Apple, ma la mia domanda principale è: quante di queste non caleranno la testa all’FBI fornendo un modo per entrare nei dispositivi altrui?
Immagini tratte da CultOfAndroid
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