In questo articolo voglio portare alla vostra attenzione la questione “abbonamenti digitali”, una riflessione personale che può riguardarvi da vicino se siete degli utenti smanettoni che utilizzano internet abbastanza intensivamente.

Quanto spendiamo ogni mese in abbonamenti digitali?

 

In realtà questa domanda non ha facili risposte, ogni utente ha le proprie spese (e manie) digitali, ma posso darvi un idea generale dei costi medi mensili basandomi sulla mia esperienza.

Iniziamo subito con qualche numero: come me, molti di voi pagano Apple per iCloud al prezzo di €0.99 (taglio minimo da 50GB). Lo spazio aggiuntivo, soprattuto se possessori di iPhone, torna sempre utile per archiviare le foto online o semplicemente per effettuare backup senza dover passare da Mac o PC.

Un altro abbonamento classico, rimanendo in tema di archiviazione digitale, può essere Dropbox (1TB €9,99mese) o G-Drive (100GB per €1,99mese o 1TB per €9,99mese) ovviamente la maggior parte di noi acquista 1TB di spazio a €9.99/mese. Grazie però ai prezzi convenienti degli HDD esterni, preferiamo acquistarne uno personale da 2-3TB al prezzo medio di €90 e risparmiare così costi fissi mensili che vengono ammortizzati in un anno.

Ecco perché lo spazio di archiviazione extra, online, non verrà considerato nell’articolo come costo fisso mensile nel totale.

Abbonamento a siti di streaming video, vedi Netflix.

Si parte da un abbonamento base da €7.99 (che non sceglie nessuno) e si passa poi a uno standard da €10.99 (il più diffuso) per poi finire con il premium da €13.99.
Grazie alla possibilità di condividere l’abbonamento molti utenti preferiscono dividerlo e pagare la metà nel caso dell’abbonamento standard o un quarto nel caso dell’abbonamento premium.

A fine articolo considererò allora lo scenario più comune, la divisione dell’account standard per un totale di €5.50/mese.

 

Abbonamento a siti di streaming musicale, vedi Apple Music.

Ascoltare la musica pare sia diventato un must-have e la maggior parte degli utenti che possiedono uno smartphone preferiscono non scaricare illegalmente la musica e trasferirla sul proprio telefonino ma bensì abbonarsi a uno dei servizi di streaming musicale più famosi, Apple Music e Spotify sono i più conosciuti e utilizzi.
Per entrambi i servizi stiamo parlando di €9.99 al mese o €4.99 se si è studenti.
A fine articolo considererò allora lo scenario più comune nel mio caso, ovvero €4.99/mese.

 

Abbonamento a siti di acquisti online, nello specifico Amazon.

Lo sappiamo tutti, Amazon ormai è diventato qualcosa di cui non si può fare a meno e acquistiamo veramente di tutto, anche ombrellini cinesi per ripararci dalla pioggia a €4.99 e spedizione Prime inclusa nel prezzo.

Avere quindi l’abbonamento a Prime è d’obbligo se si acquista online di frequente e soprattutto perchè il prezzo della spedizione di singoli prodotti risulta a fine anno più costoso dell’abbonamento Prime in sé, nonostante da quest’anno l’abbonamento sia raddoppiato.
A questo proposito consideriamo il prezzo di €3/mese (totale di €36/anno così come pagamento Prime).

 

Abbonamenti a gaming-console, nello specifico PlayStation Plus.

Molti come me dispongono di una console, Playstation o Xbox poco importa, e i prezzi degli abbonamenti sono di €59.99/anno ovvero €5/mese.
A questo proposito consideriamo il prezzo di €5/mese nello scenario in cui l’utente abbia acquistato l’abbonamento annuale.

Possiamo quindi chiudere qui il cerchio degli abbonamenti digitali, lasciando fuori il prezzo della bolletta Internet, scheda SIM telefonica, Sky (come pay-per-view) e altra roba.

 

Alla fine della fiera, quanto spendiamo ogni mese?

Secondo una stima un po’ grossolana posso dire che spendiamo all’incirca €20 al mese di abbonamenti digitali, ovviamente chi più chi meno a seconda dei prodotti che usa o i tagli di abbonamenti che sceglie. All’anno quindi, di soli abbonamenti digitali, paghiamo €230 circa.

Ma possiamo fare a meno di qualcosa? Nì.

Partiamo dall’inizio. iCloud ad esempio è un servizio di cui si potrebbe far a meno, potremmo benissimo collegare il nostro iPhone al nostro laptop ed effettuare backup settimanali o mensili e mettere in tasca quel misero euro ma non tutti la pensano così, un po’ per ignoranza digitale (perché non hanno idea di come funzioni iTunes), un po’ per mancanza di tempo.

L’abbonamento a Netflix o ad altri siti di streaming video (legali) si potrebbe far a meno nel caso in cui si pagasse Sky o nell’abbonamento della linea Internet (ad esempio con Tim) venga regalato un servizio di streaming video.
Oppure nel caso in cui si pagasse l’abbonamento ad Amazon Prime a quel punto si potrebbe far qualche sacrificio, in termini di serie TV originali Netflix e vedere il piccolo catalogo di Prime Video.
Quindi potremmo già risparmiare €0.99 di iCloud + €5.50 di Netflix.

L’abbonamento ad Apple Music o Spotify è necessario? Io credo di no… È possibile utilizzare Spotify gratuitamente sorbendosi però le noiose pubblicità. Quindi è effettivamente possibile poter risparmiare qualche soldo alla fine del mese, se leviamo anche l’abbonamento da €4.99 a Spotify o Apple Music che si andrebbero a sommare a iCloud e Netflix.

Abbonamento ad Amazon Prime? Non credo sia possibile farne a meno… Alla fine dell’anno tirando sui i conti si paga più in spedizioni singole che l’abbonamento. Ma in realtà si potrebbe aspettare di racimolare diverse decine o centinaia di euro o scegliere certi prodotti per beneficiare della spedizione gratuita.
Non mi sento a questo punto di poter dire che Amazon Prime sia un abbonamento di cui è possibile fare a meno.

Abbonamenti a gaming-console? Basta non usufruire delle funzionalità multiplayer online offerte da Sony o Microsoft per risparmiare questi soldi oppure usare giochi in cui il multiplayer online è offerto dall’azienda stessa, vedi Fortnite di EpicGames.

 

Alla luce di ciò è effettivamente possibile risparmiare parecchi soldi a scapito però della comodità. Facendo a meno di iCloud dovremo passare da Mac o PC che spesso non risulta immediato come essere collegati al Wi-Fi o lasciar pensare ad iPhone di occuparsi del backup su iCloud.

Lo stesso vale per Spotify, perchè dover essere annoiati dalle pubblicità quando possaimo pagare per non averla. Mentre per Netflix magari è diverso… È più un capriccio avere un catalogo più vasto piuttosto che doversi sorbire quanto offerto dalla TV italiana o dal catalogo, al momento ridotto, di Amazon.

Alla fine dei conti risulta necessario avere, come abbonamento digitale a mio avviso, Amazon Prime se ovviamente siete degli assidui compratori di prodotti online.

 

E se sommiamo tutto, quanto spendiamo al mese per internet?

Ammettiamo che ci piace stare comodi, quindi calcoliamo 245 euro di abbonamenti digitali, aggiungiamo qualche euro per l’archiviazione cloud (160 all’anno fra Apple e GDrive), una rete fissa (360 all’anno di media), una sim (80 euro l’anno), una sim per tablet (60 euro l’anno), se poi abbiamo un piccolo sito o blog personale saranno altri 60 euro all’anno (con servizi classici), magari anche abbonamenti attivati tramite acquisti in-app (o potenziamenti vari di app e giochi, 60 euro l’anno) e perché no, i costi fissi di gestione PayPal e carta di credito e ricariche (30 l’anno). Arriviamo ad una spesa di 1.055 euro.

 

E voi?

Come ho detto all’inizio dell’articolo è una opinione personale che ho voluto condividere con voi e mi aspetto di sentire il vostro parere nei commenti qui sotto.

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