Tante paure e incertezze. E’ questo lo scenario che si apre dopo la perdita del fondatore della Apple? Tim Cook, il nuovo amministratore delegato, è un uomo molto sorridente. L’abbiamo visto al Keynote illustrarci diagrammi e novità, quasi a volerci rassicurare sul futuro dell’azienda.
Ma il dato certo è che adesso c’è un vuoto, come la poltrona riservata lasciata vuota da Steve Jobs. Vuoto per molti incolmabile, per altri “sostenibile” quasi la Apple avesse come obiettivo il galleggiamento sul mercato. Non più colpi di genio, impennate clamorose, rivoluzioni culturali e sociali, solo il galleggiamento. O forse no. Quello che speriamo tutti è una forte scossa, ma non per scrollarsi di dosso la pesante eredità che una mente geniale come quella di Jobs ha radicato nell’azienda. Non per voltare pagina, perché le fondamenta sono più che solide, ma per dimostrare ancora una volta che il futuro può essere ricco di sorprese, cambiamenti e innovazioni tecnologiche a cui la Apple ci ha abituato.
La stampa americana oggi non trascura nessuno degli aspetti riguardanti il “dopo Steve”.
InformationWeek, per esempio è molto ottimista sul futuro. Osserva tutti gli aspetti elencando le potenzialità che garantirebbero alla Apple un dominio incontrastato sui mercati. Dall’enorme riserva di denaro (più di 76 miliardi di dollari) fino ai molteplici brevetti. Secondo il Wall Street Journal invece, la scossa che nel futuro porterà la Apple a innovare ancora sarà l’ingresso definitivo nel mondo della TV.
Dovremo solo attendere nuovi sviluppi quindi, essere ottimisti e consapevoli del fatto che Steve ha lasciato un segno indelebile oltre che nella Apple, anche nel futuro che stiamo per vivere, e che la sua visione del mondo ha ancora uno strumento fondamentale, la sua azienda.
Nota: le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore e potrebbero non rispecchiare quelle di Italiamac.
