Dell’evento che si è appena concluso si sapeva molto, ma Apple è riuscita comunque in qualche modo a sorprenderci… Non starò a tediarvi con l’elenco di tutte le specifiche del nuovi prodotti, che potete trovare tanto sulle pagine dedicate al nuovo hardware (AirPods Pro 2, iPhone 14, iPhone 14 Pro, Apple Watch 8, ed Apple Watch ULTRA), quanto tra i comunicati stampa che hanno fatto seguito all’evento stesso. Le novità sono poi talmente tante che servirebbe un articolo per ogni prodotto, quindi mi limiterò a qualche “pillola” su quanto visto (o non-visto) durante l’ora mezza di presentazione, quei dettagli non necessariamente più importanti, ma che in un certo modo mi hanno colpito

-partiamo subito dai grandi assenti: praticamente non si è parlato né di iOS 16, né di watchOS 9, se non per citarne di tanto in tanto qualche funzionalità legata alle specifiche dei nuovi dispositivi (ma ricordatevi che entrambi saranno disponibili a partire dal prossimo lunedì)

-altri grandi assenti dal punto di vista hardware: non si è parlato né di iPad, né del fantomatico visore di realtà virtuale… ma tutto sommato nessuno ha mai creduto che in questo evento avrebbero presentato altro hardware oltre a quello che abbiamo visto

-il primo prodotto presentato sono state le nuove AirPods Pro di seconda generazione: miglioramenti sotto tutti i punti vita, in particolare sui controlli (punto debole del precedente modello) e sulla cancellazione attiva del rumore… ma tutto sommato è forse il prodotto meno importante tra tutti quelli che abbiamo visto

-si passa poi al nuovo Apple Watch serie 8. Il confronto con la serie precedente mostra che le novità non sono molte, anzi, esteticamente potrebbe non notarsi alcuna differenza, ma il sensore di temperatura (doppio, perché uno è a contatto con la pelle, l’altro è sotto il display, visto che per stimare la temperatura corporea misurando la temperatura cutanea del polso, è indispensabile conoscere anche la temperatura ambiente) e i nuovi accelerometri/giroscopio che rilevano anche gli incidenti, aggiungono qualcosa di nuovo

-c’è spazio anche per un nuovo Apple Watch SE, modello da non sottovalutare perché sebbene manchi di alcune funzioni, offre comunque un’ottima esperienza dello smartwatch della mela, ma ad un prezzo contenuto

-la vera novità, a mio avviso l’elemento più importante dell’evento, è Apple Watch ULTRA. Dedicato a chi vive esperienze “estreme”, si tratta a tutti gli effetti di un Apple Watch completamente nuovo: cassa in titanio e schermo piatto per una migliore resistenza, autonomia doppia rispetto agli altri modelli, display da 49 mm con modalità notturna, un “tasto azione” aggiuntivo per funzioni speciali di App dedicate, sirena di emergenza a 86 dB, nuovi cinturini pensati ad hoc per essere più resistenti. Tra le nuove App per Apple Watch ULTRA troviamo, per esempio una bussola che permette di tracciare un percorso, segnando dei checkpoint, per poter facilmente ritornare al punto di partenza; oppure un’applicazione dedicata a chi fa le immersioni, visto che il nuovo modello di Apple Watch resiste all’acqua fino a 100 metri di profondità, e tra i vari sensori aggiunge anche un profondimetro. Certo, anche il prezzo è su livelli ben più elevati degli altri modelli, e non saprei dire quanto potrà far presa sugli utenti comuni, ma probabilmente Apple puntava ad aggredire un segmento di mercato ancora inesplorato per gli smartwatch, o quantomeno dove i modelli attualmente in commercio non offrono tutte le potenzialità del nuovo Apple Watch ULTRA

-sempre a proposito di AppleWatch e watchOS 9, verrà introdotta una funzionalità di risparmio energetico (attivabile dalla serie 4 o modelli superiori) che consente di risparmiare energia fino a raddoppiare la durata della batteria: un primo passo verso qualcosa che gli utenti dello smartwatch di Apple aspettano da sempre…

-arriviamo finalmente all’iPhone 14. La prima cosa da dire è che hanno eliminato il modello mini in favore di un modello “plus” dalle dimensioni maggiorate. Personalmente la cosa mi dispiace, in quanto trovavo il mini un ottimo formato, ma è indubbio che l’interesse degli utenti è rivolto verso dimensioni maggiori. La seconda cosa è che il prezzo, invariato sul mercato americano, subisce invece un aumento nel nostro paese, complice (forse) anche il cambio sfavorevole col dollaro, e la difficile situazione economica mondiale… questa cosa sicuramente non avrà un buon impatto sull’utenza, anche perché i miglioramenti rispetto alla versione 13 sono contenuti: praticamente invariato dal punto di vista estetico (notch compreso) per la prima volta nella storia dell’iPhone il chip rimane lo stesso dell’anno precedente, l’A15 Bionic, anche se in una versione rivista con una GPU più potente; migliora anche la durata della batteria, migliora leggermente il comparto fotografico (grazie anche all’introduzione del Photonic Engine) ma qui in Italia non avremo a disposizione le chiamate satellitari di emergenza. Breve nota a margine: il modello americano viene venduto senza supporto per SIM fisiche… solo eSIM

-novità più interessanti invece per l’iPhone 14 Pro. Qui il comparto fotografico viene sensibilmente migliorato: con la telecamera principale che arriva a 48MPixel, e un sensore Quad Pixel molto più luminoso e di dimensioni generose (il 65% in più rispetto al modello precedente). E’ evidente che la fotografica computazionale diventerà sempre più importante, e per questo servono anche processori più veloci, come il nuovo SoC Apple A16 Bionic da 16 miliardi di transistor e un motore neurale in grado di elaborare le foto alla velocità di 17’000 miliardi di operazioni al secondo. Ma se questi miglioramenti sono per molti versi “canonici”, la novità più simpatica dei nuovi iPhone 14 pro è la scomparsa del notch: sappiamo tutti che il Face-ID, col suo proiettore di punti e relativa telecamera ad infrarossi per la ricostruzione 3D del viso, necessitano di un certo spazio… e anche scomparendo dal notch, devono essere messi da qualche altra parte, insieme alla camera frontale. Non è certo una novità, altri produttori hanno semplicemente fatto un “foro” nel display ove “annegare” la fotocamera… ma Apple ha trovato il modo di distinguersi anche in questa piccola cosa, trasformando questa “pillola” nera dello schermo in qualcosa di animato, e l’ha chiamato Dynamic Island: la pillola nera, potenzialmente antiestetica (come i tutti gli altri smartphone) diventa così il centro di notifiche e informazioni varie, animandosi, cambiando di dimensione, aggiungendo icone e altro ancora. Basta tutto questo a giustificare, anche qui, il consistente aumento di prezzo? Come al solito, ognuno faccia le proprie considerazioni, ma personalmente trovo molto “intrigante” la creatività che è riuscita a trasformare una potenziale debolezza in un punto di forza.

-un’ultima pillola: così come per i nuovi Watch, anche i nuovi iPhone offrono la possibilità di riconoscere eventuali incidenti in auto per par partire in automatico una chiamata di emergenza

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