Probabilmente ricorderete tutti la frase-tormentone che ha accompagnato per mesi gli spot dell’iPhone, “There’s an app for that”. Grazie a poche parole, il marketing di Apple è riuscito a sottolineare con i diversi spot televisivi l’enorme quantità di apps presenti nell’App Store e, di conseguenza, l’incredibile versatilità che poteva vantare il suo smartphone.
Gli spot, in quel caso, diventavano delle vere e proprie vetrine per promuovere alcune delle applicazioni presenti nello store (a tutto vantaggio dell’iPhone, ovviamente), premiando la creativitià dei developers.
Dallo scorso 7 Ottobre, la frase “There’s an app for that” è divenuta un marchio registrato di proprietà di Jobs e soci che si sono così tutelati da eventuali scimmiottamenti da altri produttori (almeno d’ora in avanti).
La frase è apparsa per la prima volta il 26 Gennaio del 2009, mentre la richiesta da parte di Apple, di registrarla è stata avanzata il 4 Dicembre dello stesso anno.
Come sempre, la burocrazia ha i suoi tempi, e l’approvazione della registrazione della frase è arrivata solo in questi giorni, quando ormai Apple sembra abbia smesso di usarla nei propri spot.
Quando si dice il “tempismo”.
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