Come ben saprete, settimana scorsa Apple ha presentato (inusualmente con dei semplici comunicati stampa, senza alcun evento in diretta)
tre nuovi prodotti:
-un nuovo iPad base (decima generazione)
-un nuovo iPad Pro
-una nuova Apple TV 4k

Partiamo proprio da quest’ultima: SoC Apple A15 Bionic (quindi penultima generazione, visto che l’A16 è riservato al nuovo iPhone 14
Pro
), Apple Remote di ultima generazione con porta USB-C, spazio di archiviazione da 64GB o 128GB, il tutto a sole 169€
(o 189€ per il modello di capienza doppia). Di fatto si tratta del dispositivo Apple più economico (escludendo ovviamente gli accessori) ed è evidente che Apple punta molto sulla diffusione di questo oggetto, tant’è che già si vocifera che il prissimo modello potrebbe costare ancora meno, sotto i 100$. Perché questa scelta?

Personalmente utilizzo una Apple TV dal 2015, quando uscì il modello HD con SoC Apple A8 (tra parentesi, l’acquistai ad un prezzo maggiore di quanto costa oggi) e a mio avviso è il complemento ideale per la TV, soprattutto se avete altri prodotti Apple: più veloce e con un’infinità di applicazioni in più rispetto a quelle che potrebbe avere una qualunque Smart-TV, consente di sfruttare appieno l’ecosistema della mela, dalla possibilità di utilizzare la TV in Airplay audio e video con qualsiasi dispostivo iOS (ma anche come secondo schermo wireless per un Mac), all’accesso al proprio spazio iCloud (per accedere anche senza iPhone o Mac alle proprie librerie musicali e fotografiche), fino ad arrivare alla possibilità di installare non tutte, ma gran parte delle App che esistono anche in iOS… e tutte sono debitamente ottimizzate per Apple TV.

Inoltre tutto questo consente ad Apple di spingere al meglio almeno tre dei suoi servizi più redditizi: Apple Music, Apple TV+, ed Apple Arcade (che volendo stanno tutti insieme negli abbonamenti Apple One, anche in versione “famiglia”). Su Apple Music non c’è molto da dire: penso che conosciate tutti il catalogo immenso, le stazioni tematiche, la possibilità di utilizzarlo su tutti i dispositivi associati al proprio ID, che siano Apple e
non-Apple. Su Apple TV+ vorrei parlarne a lungo, come già fatto in passato, ma lo farò magari in separata sede… lasciatemi almeno dire che il catalogo sta crescendo bene, ed Apple sta sfornando delle serie davvero ottime. Apple Arcade non è nuovissimo come servizio, ne abbiamo parlato diverso tempo fa su queste pagine: Apple ci crede, ma nello stesso tempo non ci crede… o forse sta solo cercando una via tutta sua, perché non è facile entrare nel mercato dei videogame: Microsoft ci è riuscita ma nello stesso tempo ha recentemente ammesso la superiorità di Sony e Nintendo. Google ci ha provato con Stadia (usando un approccio un po’ diverso, quello del cloud streaming) ma ha dovuto annunciare la dismissione del servizio, che verrà interrotto il prossimo gennaio. Apple ha pensato di offrire un pacchetto di esclusive (che poi tutte esclusive non sono, visto che alcuni giochi sono una versione “plus” di giochi presenti anche su altre piattaforme) togliendo acquisti
in-App e pubblicità, una formula molto apprezzata ma che ha un piccolo inconveniente, perlomeno nel nostro paese: se il gioco è un’esclusiva, sarà giocabile online solo con chi usa prodotti Apple ed è abbonato ad Apple Arcade. Certo non è indispensabile giocare online, ma il gioco online, la sfida contro un altro avversario reale, è qualcosa che ha molto richiamo nel pubblico più giovane. Chissà che Apple non voglia rivedere prima o poi le politiche di Apple Arcade: in ogni caso anche qui il catalogo diventa sempre più interessante con alcuni elementi di pregio, come NBA2K22 (e ora 2K23)… forse con qualche titolo in più di richiamo, il servizio potrebbe decollare, tantopiù che (orami da un po’ di tempo a questa parte) si possono utilizzare i controller delle altre console. Forse Apple vuole seguire questa strada con calma, senza cercare troppi nomi grossi, ma puntando comunque sulla qualità del servizio, e per molti versi, a mio avviso, ci sta riuscendo… anche perché stra cecrando (e trovando) una nicchia tutta sua, senza fare concorrenza diretta ai grandi nomi del settore… almeno per ora…

Arriviamo al nuovo iPad Pro. Inevitabile il passaggio al processore Apple M2 (anche perché l’M1 lo ritroviamo già sull’Air) mentre il display Liquid Retina XDR viene ulteriormente migliorato, e tramite la “Modalità Riferimento” riesce a soddisfare i requisiti di accuratezza dei colori necessari per le attività di revisione, color grading e compositing. Viene aggiunta anche una nuova funzionalità “hover” in grado di rilevare Apple Pencil anche quando si trova a 12mm di distanza dallo schermo, così da dare una sorta di “anteprima” del tratto a chi usa l’iPad per disegnare. Da non dimenticare l’audio a quattro altoparlanti e il comparto delle camere che permette di registrare video ProRes, ma le vere novità arriveranno con iPadOS 16 (in arrivo tra poche ore): grazie alla modalità multitasking offerta da Stage Manager, alle App di livello desktop ottimizzate perl’utilizzo su iPad, e il supporto a monitor esterni, un iPad Pro dotato di Magic Keyboard ed Apple Pencil, non avrà nulla da invidiare al un computer portatile… e anche il prezzo non è da meno, visto che per il modello da 13″ si parte da 1469€ (anche se personalmente, per un iPad, trovo migliore il formato da 11″, che parte a 1069€, ben 400€ in meno rispetto al fratello maggiore).

Se i prezzi citati sopra vi spaventano, sappiate che oltre al modello Pro è arrivata la decima generazione dell’iPad base, e qui le cose si fanno molto interessanti per chi non ha esigenze “pro”, visto che i prezzi sono decisamte inferiori: si parte da 589€ per il modello WiFi da 64GB (ovviamente a salire se si vuole i modello cellular o maggiore capacità). Il nuovo iPad diventa finalmente full screen (parliamo di 10,9″ rispetto ai 10.2″ della precedente generazione, che rimane comunque in vendita), guadagna una porta USB-C, e viene aggiornato al SoC Apple A14 Bionic. Può lasciare un po’ straniti il fatto che rimanga associabile alla Apple Pen di prima generazione, ma volendo questo è anche un vantaggio per chi viene dai precedenti modelli di iPad base e non ha bisogno di aggiornare anche la penna. Il rovescio della medaglia è che questo aggiornamento ha portato ad un aumento di prezzo, non solo nel nuovo modello full-screen ma anche nel modello precedente: come già accennato, la nona generazione resta in vendita, ma parte da 439€ rispetto ai 389€ di prima.

Di fatto ora è come se avessimo quattro modelli di iPad tra cui scegliere: il base con tasto home, il base full screen, l’Air, e il Pro: tutti ben differenziati come dotazione e prestazioni, ma attenzione non generare confusione negli utenti con troppa scelta…

La cosa bella è che iPadOS 16 sarà comunque disponibile per tutti questi modelli (oltre che per diversi modelli più vecchi), anche se alcune funzioni sono riservate ai modelli con SoC M1 e M2.

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