Apple contro Samsung

Il giudice ha stabilito che Samsung dovrà pagare ad Apple 290 milioni di dollari (per la precisione 290.456.793$) meno dei 380 milioni chiesti dalla società di Cupertino, ma decisamente molto più dei 52 che Samsung aveva riconosciuto di dover pagare. Le motivazioni? Una in particolare: l’eccessiva somiglianza fra il primo modello di Galaxy S e iPhone.

Lo scontro fra i due giganti del settore smartphone non è una novità, Apple sostiene di essere stata vittima di plagio da parte di Samsung, che avrebbe “clonato” il design della mela per creare i propri prodotti. Stando al Wall Street Journal, sarebbe stato chiesto al giudice di riconsiderare la decisione del 2011 di non impedire l’importazione di terminali sud-coreani che infrangono vari brevetti di Apple, la corte d’appello ha deciso all’unanimità che Lucy Koh ha commesso degli errori nel valutare i danni arrecati al marchio iPhone quando negò il ban di 26 prodotti della linea Galaxy.

Apple sostiene che Samsung abbia copiato l’aspetto e molte funzioni di iPhone, un prodotto rivoluzionario che è costato anni e miliardi di dollari in ricerca e sviluppo prima di arrivare sul mercato.

Oggi i prodotti delle due società rivali hanno preso strade abbastanza diverse ed è difficile dire che un Galaxy S4 è identico ad iPhone, ma a suo tempo le somiglianze erano veramente sconcertanti, Samsung aveva perfino aggiunto un proprio launcher sopra l’interfaccia di Android per far sì che le icone apparissero disposte come quelle di iOS e aggiunto della vernice metallizzata intorno allo schermo per emulare l’aspetto della cornice in acciaio dei primi modelli di iPhone.

Galaxy S a confronto con iPhone 3GS

È giusto ricordare che Samsung non fu la sola a cambiare piani dopo l’introduzione di iPhone e la stessa Google modificò i propri concept di terminali Android per eliminare la tastiera fisica in favore di un touch-screen più ampio (date un’occhiata alla foto qui sotto, voi lo avreste comprato uno smartphone Android così?), ma i sud-coreani non si limitarono a modificare i propri prodotti, ne crearono una nuova linea specificamente per competere con lo smartphone di Cupertino.

Android prima di iPhone

Samsung sostiene che un compenso in denaro sia sufficiente come rimborso dei danni arrecati e effettivamente ha già pagato oltre 1 miliardo di dollari dopo la sentenza dell’anno scorso (ricordate questa finta ma divertentissima notizia?).

A rendere la situazione ancora più interessante si è aggiunta la dichiarazione rilasciata da Phil Schiller lo scorso 14 novembre, il vice-presidente del product marketing di Apple racconta di essere rimasto “scioccato” quando vide per prima volta il Galaxy S.

Phill Schiller

“Appena ho visto la linea Galaxy sono rimasto scioccato, perchè Samsung ha copiato in tutto il nostro smartphone. Questo fatto è stato particolarmente traumatizzante per me, perché avrebbe portato i consumatori ad associare il nostro iPhone con i prodotti di plastica di Samsung. Ciò avrebbe portato ad un indebolimento del nostro marchio, danneggiando irreparabilmente la nostra immagine.” -Phillip W. Schiller

Devo dire che per quanto non sia chiaro il perché del riferimento alla plastica (allora anche iPhone 3GS era costruito con una scocca in policarbonato), è facile capire cosa Phill intenda con questa affermazione; Samsung avrebbe offerto prodotti ad un prezzo inferiore attirando così i consumatori, avrebbe venduto un telefono che tentava di emulare iPhone, ma il risultato non sarebbe stato altrettanto buono e i clienti, delusi dalla qualità del Galaxy S, non avrebbero comprato volentieri iPhone convinti che anch’esso non sarebbe stato capace di offrire un’esperienza soddisfacente.

A mio parere la vicenda è estremamente controversa, è vero che Samsung ha, almeno all’inizio, copiato molti degli aspetti che hanno reso iPhone popolare e questo è decisamente scorretto, specialmente in un mondo come quello dell’elettronica di consumo dove spesso sono necessari sforzi enormi per creare un prodotto davvero innovativo; d’altro canto Apple non può certo essere l’unico produttore di smartphone, né tantomeno aspettarsi che nessun altro tenti di emulare un terminale che ha avuto fin da subito così tanto successo.

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