Secondo RIM non era avverabile concepire un terminale come iPhone 1

Circa 4 anni fa quando Apple presentò il suo primo iPhone, molti esperti del settore tra cui RIM credevano che il terminale non potesse fare quello che Apple pubblicizzava. Secondo molti un terminale con quelle caratteristiche doveva avere un processore molto potente che avrebbe prosciugato la batteria in poco tempo, nessuno riusciva a capire come potesse avvenire una cosa simile.

L’iPhone “non poteva fare ciò che Cupertino aveva dimostrato, non senza un processore mostruosamente affamato di energia. Doveva necessariamente avere una durata della batteria terribile.” Così riferisce di aver sentito dai propri ex colleghi l’utente Kentor su Shacknews. “Immaginate la loro sorpresa quando hanno disassemblato l’iPhone la prima volta e si sono accorti che l’intero telefono consisteva di una batteria e di una minuscola scheda logica attaccata sopra.

Dopo qualche mese gli ingegneri RIM hanno avuto modo di smontare un iPhone, e con grande incredulità hanno visto che all’interno non c’era niente di eccezionale, tutto era dovuto all’ottimizzazione perfetta del software che Apple aveva creato.

Apple è andata oltre i limiti che gli altri si erano imposti, a distanza di 4 anni, Apple ancora è inseguita da RIM e altri produttori, per quasi 2 anni iPhone non ha avuto rivali (ora ne ha uno?) questo ha creato un divario tra Apple e le altre aziende che difficilmente verrà colmato in breve tempo.

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