Quando è stato presentato iPad alcuni hanno detto che l’iPad non era altro che un iPhone con lo schermo più grande. Apple a quel tempo dominava il mercato degli smartphone, o meglio, stava letteralmente creando il mercato dei “veri” smartphone. I suoi dispositivi a confronto di quelli presenti a quel tempo sul mercato sembravano arrivati da Marte.

L’ufficio marketing di Cupertino si diede un gran daffare nel presentare l’iPad come un dispositivo che si collocava in una classe a sé stante, tutt’altra cosa di un iPhone o di un iPod touch.

In breve, Apple si ritrovò a dominare il campo di ben tre settori tecnologici che aveva praticamente creato con le sue stesse mani dal nulla: telefonia smart, tablet, lettori musicali smart.

Ognuno di questi tre settori risulta estremamente remunerativo, non solo perché è presente l’App Store, una fonte di software per l’utente e una fonte di reddito per Apple, ma anche perché diversi sono gli utenti della mela morsicata a possedere più di un dispositivo.

Con un certo ritardo, comparvero i primi terminali della concorrenza in grado di competere veramente e ben presto si creò anche in questo settore quello che si era andato a definire negli anni precedenti nel mercato dei computer: da un lato Apple con i suoi computer nettamente superiori, dall’altro tutto il resto del mondo, con computer inferiori (ma anche più economici).

Ora la sfida è tra Apple, con i suoi dispositivi iOS e gli altri, con i dispositivi Android. Visto l’enorme successo di iPad, i concorrenti di Apple pensarono di avere gioco sicuro nel lanciare dispositivi simili ma più economici, dotati di Android, purtroppo per loro, una volta di più si riconfermò la legge che “le cose che funzionano nell’ecosistema Apple, quasi mai funzionano in altri ecosistemi”.

 

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E questo si è visto in modo drammatico nel caso dei tablet. Centinaia di milioni investiti per creare tablet di vario genere, per recuperare poche briciole. Se ci chiediamo perché Apple riesca a vendere quantità incredibili di iPhone ma al contempo anche di iPad veniamo immediatamente catapultati indietro alla domanda iniziale: iPad è solo un iPhone con lo schermo grande? La risposta (e qui entriamo ancora maggiormente nel campo delle opinioni personali) è sicuramente no, ma non perché lo schermo dell’iPad non sia più grande, o perché l’iPad in confronto all’iPhone faccia qualcosa di mirabolante a livello di software, ma semplicemente perché l’iPad non telefona, quindi l’iPad, in un certo senso, non è altro che un iPhone grande, ma azzoppato.

Nel mercato Android, se voglio un cellulare con schermo grande, non ho che da scegliere. Se invece sono un utente Apple, e quindi non posso usare null’altro che iOS, e vorrei uno schermo più grande, oltre ad avere il mio iPhone, devo dotarmi di un secondo dispositivo, cioè un iPad.

Se lo schermo di iPhone continuerà a crescere, ecco che l’acquisto di un iPad da parte degli utenti Apple che possiedono già un iPhone, sarà inutile. Questo spiega perché Apple non solo abbia gli smartphone con schermo più piccolo sul mercato, ma anche perché non abbia ancora dotato iPad di funzionalità di telefonia.

Leggendo decine di libri su Apple e Steve Jobs in particolare, si “impara” che Apple non si fa problemi a cannibalizzare i propri prodotti (viene spesso citato il caso iPad/computer), in realtà non è vero: Apple è molto attenta a non cannibalizzare i prodotti tra le diverse linee. E anche il caso iPad/computer non sfugge a questa regola: qualsiasi cosa vi abbia detto il marketing di Apple, iPad è un prodotto studiato e ottimizzato per fruire di contenuti fatti altrove (cioè sul computer) e quindi non adatto a sostituirlo in toto, e a diversi anni dal lancio, non pare che questo sia molto cambiato.

 

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