Qualche giorno fa, approfittando di un appuntamento presso il Genius bar per un’assistenza, ho portato un po’ dei miei pezzi d’antiquariato allo scopo di smaltirli…

Si tratta dei pezzi che vedete in foto:

  • MacBook Pro 15″ early 2008. Il mio primo MacIntel, comprato in sostituzione del PowerBook G4 12″, e di un iMac G5. Il portatile con la miglior tastiera che abbia mai usato, ci ho montato i video dei primi anni dei miei figli, e dopo aver aumentato la RAM, cambiata la batteria, e sostituito l’HD con un SSD, mi ha fatto degna compagnia fino a circa un anno fa (utilissimo anche a mio figlio per seguire le legioni in DAD). Purtroppo ad un certo punto ha deciso di non avviarsi più, e dopo innumerevoli tentativi di rianimazione, l’ho sostituito con MacBook Air; anche nell’ultimo anno ho provato a farlo tornare in vita, ma senza successo…
  • iPod Touch: il primissimo modello, preso in USA da un caro amico, è stato il mio primo contatto col mondo iOS. Ai tempi non esisteva l’App Store, ma solo l’iTunes Store (Jobs inizialmente decise di puntare alle web-app), e l’iPod Touch si usava esattamente come un iPod, ovvero per ascoltare musica o vedere video, visto l’ampio (soprattutto per i tempi) schermo. Certo, poi il dispositivo consentiva di fare anche altre cose: sincronizzava le foto, dava la possibilità di navigare sul web e di gestire la mail (sempre a patto di potersi collegare ad una rete WiFi) integrava un’App per Youtube, ed infine aveva calendario, agenda, e calcolatrice… nulla di stravolgente come accessori, ma già si intravedevano le potenzialità e i prevedibili sviluppi che sarebbero arrivati l’anno successivo… dopotutto mica poteva restare senza icone con uno schermo così “grande”. L’iPod Touch mi ha accompagnato in ogni angolo del mondo regalandomi momenti di svago me anche di utilità: ci scrissi anche un paio di articoli…
    Venne “pensionato” solo quando acquistai il mio primo melafonino, l’iPhone 4, ma restò comunque utilizzato in casa per ascoltare musica collegato all’impianto audio, o a disposizione dei ragazzi per qualche giochino. Ora non si accende più, quindi a malincuore ho deciso di smaltirlo.
  • L’ultimo oggetto è un iPhone 3G, che in realtà non era mio ma di mia moglie… in disuso da ormai molti anni, ancora si accende, nonostante abbia diversi problemi alla batteria, ai tasti, e ad una piccola porzione di schermo che rimane grigia… nonostante questi problemi, confesso che mi è scesa una lacrimuccia guardando le App e i giochi che avevo installato ai tempi, alcuni erano poco più di esperimenti per testare le potenzialità dell’innovativo multitouch, altri erano semplicemente geniali per l’epoca, ma soprattutto erano tutti senza acquisti in-App e senza pubblicità. Volevo quasi tenerlo, ma alla fine ho deciso di formattarlo e smaltire anche quello: dopotutto per i momenti di nostalgia mi rimane ancore l’iPhone 4, tanto bistrattato per l’antennagate, ma in grado di soddisfare me, mia moglie, entrambi i miei figli, ed è ancora perfettamente funzionante, come telefono di scorta.

Il commesso dell’Apple Store, colto anch’egli da momenti di nostalgia (“avevo anch’io questo Mac…” e “questo iPod è un pezzo di antiquariato…“) mi ha chiesto i dati, ha pulito accuratamente i dispositivi, e li chiusi nelle buste per lo smaltimento: spero possano essere debitamente smontati e riciclati, perché abbiamo bisogno anche di questo… il nostro futuro passa da un comportamento green: al netto di macchine funzionanti che si potrebbero tenere a scorta (o che possono comunque essere utili) liberatevi e smaltite correttamente tutti i vostri dispositivi elettronici, perché contengono materiali preziosi che devono essere riciclati.

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