Apple chiede aiuto al governo USA per combattere il Jailbreak 1

Il sito wcet.com ha riportato la notizia secondo cui Apple ha chiesto aiuto al governo federale degli Stati Uniti per debellare il fenomeno di sblocco dell’iPhone, comunemente definito Jailbreak.

Tramite Jailbreak è possibile abbattere le restrizioni imposte da Apple in iOS, in modo da far funzionare gli iPhone con altri operatori e permettere l’installazione di qualsiasi applicazione.

Con la procedura di Jailbreak è possibile installare nuovi temi per la springboard, programmi per la messaggistica e software di vario tipo, comprese applicazioni che non sono presenti nell’App Store ufficiale di Apple. È inoltre possibile utilizzare altre SIM nel caso il telefono sia provvisto del blocco operatore.

L’hacker Nadair Jackson ha dichiarato di essere stato pagato da alcune persone per sbloccare i loro iPhone, in modo da permettergli di installare applicazioni (solitamente vendute nell’App Store) gratuitamente.

Jackson non crede che il suo operato sia una pratica illecita, sostenendo che Apple non sta subendo ripercussioni finanziarie gravi. Crede inoltre che ci sarebbero moltissime altre persone disposte a sbloccare gli iPhone al suo posto, nel caso dovesse decidere di interrompere l’attività.

Apple, in risposta, afferma che il bootloader e il sistema operativo iOS sono sotto la sua licenza, pertanto ogni modifica effettuata a tali componenti infrange i diritti d’autore.

L’attuale procedura di sblocco non funziona sugli iPhone Verizon che utilizzano di una differente tecnologia di comunicazione per andare in rete (CDMA).

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