Lo sciopero dei tassisti contro Uber si è rivelata una grandissima pubblicità per la stessa app scaricabile da AppStore, stando al monitoraggio effettuato del sito Appfigures.com.
Presente a Milano dal 9 marzo e a Roma dal 7 maggio, il servizio offerto da “Uber” permette, via sms o attraverso la sua app, di richiedere un autista “privato” e di pagare in anticipo la corsa attraverso la carta di credito inserita in fase di registrazione.
I tassisti, per diversi motivi, a questa concorrenza non ci stanno, definendola sleale e illegale in quanto “Non rispetta la legge quadro”.
Fatto sta che lo sciopero di Mercoledì scorso indetto in mezza Europa ha fatto conoscere “Uber” a chi non sapeva della sua esistenza e ha dato una scossa alla classifica delle app gratuite di App Store facendola capitolare al secondo posto in Inghilterra, dove solo una settimana prima si trovava al 128° posto.
In Italia non è riuscita ad arrivare tra le prime 10, ma ha comunque riscosso molto successo, anche grazie allo sconto del 20% che la startup ha riservato a chiunque ha utilizzato il servizio proprio nel giorno dello sciopero.
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