Ho voluto aspettare un po’ prima di dare la mia opinione sulle nuove release di iOS, perché si tratta di uno di quegli argomenti sui quali le opinioni possono cambiare pesantemente a seconda che siano trattati d’impulso, o dopo aver fatto sedimentare tutte le novità.

Premesso che uso iOS fin dalla prima generazione (quando ancora si chiamava iphoneOS) grazie ad un iPod Touch che un mio caro amico mi comprò negli USA, comincio subito col dire che dopo 13 anni di utilizzo, questo aggiornamento per alcuni versi rivoluzionario, mi ha lasciato con qualche perplessità…

Non fraintendetemi: le novità ci sono, sono molte, e alcune di queste sono molto interessanti, ma essendo utente di lunga data di questo sistema, alcune di queste funzioni  stravolgono così tanto le abitudini d’uso di iOS, che ci vorrà un po’ di tempo prima di assimilarle…

Ma partiamo dall’inizio… l’aggiornamento dell’iPhone a iOS14 è d’obbligo e lo faccio partire appena possibile (rispetto all’orario annunciato, c’è stata qualche ora di ritardo), sia perché è il device che più si utilizza, sia perché indispensabile per aggiornare AppleWatch al nuovo watchOS7, cosa che mi premeva forse di più per via del monitoraggio sonno e dei nuovi quadranti.

Procedo con l’aggiornamento OTA (come di consueto) e tutto fila liscio (come di consueto). Al successivo riavvio, il primo impatto è che il telefono sia immutato, poi spulciando mi accorgo di alcune App “spostate” a causa dell’aggiunta di alcune nuove App di sistema, come Lente d’ingrandimento oppure Traduci (quest’ultima decisamente più interessante). Scorrendo tutte le pagine verso destra, trovo una delle novità: la Libreria App. Sarà che nel corso degli anni mi sono adattato a organizzare le mie 300 (e oltre) App in cartelle ben strutturate, e sarà che basta uno swipe verso il basso per cercare quello che mi serve, ma non riesco ad abituarmi a questa opzione… anche perchè per alcune categorie (prefissate e non modificabili nella Libreria App) se rimuovessi le App dalla home per lasciarle solo in libreria, mi troverei di fronte ad un elenco lunghissimo con 50-60 App in ordine alfabetico, una visualizzazione totalmente diversa rispetto alla mia consueta organizzazione. Probabilmente è solo una questione di abitudine… perché obiettivamente, di queste 300 App, quelle che utilizzo quotidianamente saranno 10-15, e a queste se ne aggiunge qualcun’altra che uso con una certa frequenza, ma non ogni giorno… avere una home “pulita”, dove lasciare spazio anche agli Widget (altra novità di iOS14) potrebbe essere una buona idea… Se vi state chiedendo come mandare in libreria tutte App in un colpo solo, basta attivare la modalità di modifica (come se si volesse cancellare un’App) e cliccare sui puntini delle varie pagine che si trovano nella parte inferiore; a quel punto compariranno le miniature di tutte le home che avete: basterà deselezionare le pagine per spostare tutte le relative App in libreria… ma io non l’ho ancora fatto… [PS: anche per le nuove App che scaricherete potete scegliere se farle comparire subito in home, o spedirle in libreria]

La seconda novità più evidente di iOS14 sono i già citati Widget… quelli che prima si mettevano solo nella pagina tutta a sinistra, ora si possono mettere ovunque nella home. Potrete così tenere sempre sott’occhio i vostri impegni a calendario (utile a livello lavorativo), il fuso orario di più luoghi (utile se vi trovate spesso in viaggio o avete contatti continui con persone, colleghi, clienti, amici, dall’altra parte del mondo), mappe, quotazioni di borsa, musica e quant’altro… tutto molto bello, ma anche qui rientriamo nell’ambito delle abitudini, anche perché gli widget sono di tre dimensioni diverse, e quelli di dimensione maggiore, che contengono più informazioni, potrebbero rubare troppo spazio alla home, oppure se contengono dati che vengono aggiornati di frequente, potrebbero influire sulla durata della batteria: anche in questo caso diventa una questione di scelte e di abitudini… per quanto mi riguarda ne sto facendo un uso molto limitato, ma noto che sull’App Store sono comparse diverse App che consentono di creare Widget con un maggiore livello di personalizzazione rispetto a quelli offerti da sistema. Sicuramente saranno molto utili una volta liberata la home e messo tutto in libreria, oppure creando pagine ad-hoc libere da App.

Se queste sono le novità più appariscenti, OS14 ne nasconde molte altre più meno nascoste, come la possibilità di impostare un browser o un client mail predefinito che sia diverso da quello di sistema (utile in caso di cellulari aziendali che lavorano in simbiosi con Outlook 365). Un’altra funzione utile, è quella del Picture in Picture, che vi consentirà (ove supportato dalle varie App) di continuare a guardare video mentre fate altro (funzione già presente in ipadOS). L’ultima curiosità che vi vorrei segnalare è quella del Back Tap: attivabile tra le opzioni di Accessibilità, consente di impostare delle azioni predefinite quando si esegue un doppio o triplo tap sul dorso del telefono.

Oltre a queste cose possiamo trovare un Siri migliorato e meno invasivo, e tante altre piccole cose, ma vorrei arrivare ad una funzione che purtroppo non mi ha soddisfatto appieno: il monitoraggio del sonno… Nella sezione sveglie dell’orologio di iOS c’è sempre stata la possibilità di impostare gli orari di sonno e risveglio: se ora si accede a quella sezione, compare una scritta che avvisa che quell’impostazione vale Solo per il prossimo risveglio, invitando a configurare il sonno nell’App Salute, che a sua volta (tra le opzioni avanzate) si riallaccia all’App di gestione dell’Apple Watch per la configurazione… tre passaggi per la stessa funzione non è il massimo dell’usabilità… Ma lasciamo stare per un attimo Apple Watch… in Orologio e Salute si possono impostare due cose diverse (in Salute compaiono entrambe come orari progammati) e non è per nulla chiaro quale sveglia suonerà la mattina successiva… anche perché nonostante l’avviso “Solo per il prossimo risveglio“, l’impostazione nell’orologio rimane sempre attiva, e pare prevaricare quella impostata nell’App Salute: mi è già capitato di svegliarmi all’ora sbagliata…

Parlando di monitoraggio del sonno, arriviamo a watchOS7. Prima di tutto, se si vuole utilizzare Apple Watch per monitorare il sonno, occorre metterlo in carica per tempo (c’è la possibilità di impostare un promemoria specifico) ma in questi 10 giorni, la mia esperienza personale con un Apple Watch Serie 4, mi ha portato ad abbandonare questa pratica, perché altrimenti arriverei a fine giornata con poca carica, circa il 20-25%: non so se si tratta di un bug, di un problema specifico del mio orologio, o di un problema di impostazioni per il quale basterebbe un ripristino, ma al momento l’autonomia del mio Apple Watch è chiaramente diminuita, e nello specifico ho notato un maggiore consumo proprio nelle sessioni di allenamento, come se il GPS o la misurazione del battito venissero gestiti in modo diverso. Per inciso, non è un problema in senso assoluto, ma mentre prima riuscivo a fare anche due giornate (nonostante Apple ne dichiari solo una) adesso devo necessariamente metterlo in carica tutte le sere. Ma accantoniamo questo piccolo problema e parliamo delle altro novità di watchOS7: nuovi quadranti, alcuni decisamente interessanti, possibilità di condividerli con gli altri, potenziamento del monitoraggio delle attività, e Siri potenziato anche qui, con tanto di possibilità di chiedere direttamente le traduzioni in tutte le lingue supportate. Personalmente ho apprezzato più che altro alcuni dei nuovi quadranti, e le capacità di traduzione di Siri: nel complesso si tratta comunque di un buon aggiornamento, a parte il problema dell’autonomia, che comunque non interferisce sul normale utilizzo…

[edit: è ancora presto per cantare vittoria, ma l’update a watchOS7.0.1 sembrerebbe aver ridato maggiore autonomia ad Apple Watch]

La sorpresa a me più gradita arriva infine da ipadOS14. Come abbiamo visto la scorsa settimana, l’iPad ha ormai prestazioni paragonabili (se non superiori) a quelle dei notebook più comuni (e questo vale tanto per il Pro, quanto per il nuovo Air), può utilizzare accessori come la Magic Keyboard che lo rendono ergonomicamente vicino ad un normale portatile, e grazie alle ultime novità introdotte già dalla precedente generazione, può gestire anche memorie di archiviazione esterne, e operare in modo relativamente comodo in con più applicazioni fianco a fianco. In aggiunta a tutto questo, ipadOS14 rende l’utilizzo di Apple Pencil, qualcosa di ancora più naturale ed immediato… con la nuova release di ipadOS, la penna di Apple non è più un’appendice utile solo per chi fa ampio uso di applicazioni di disegno, ma diventa un’estensione utile in tutte le occasioni: è possibile scrivere ovunque a mano libera (caselle di ricerca, messaggi, note, ecc…) e il sistema riconosce la scrittura traducendola in caratteri, mentre un comodo strumento di selezione permette di spostare dove si vuole quello che si è realizzato con la penna… so che a molti può sembrare un’inezia, ma vi assicuro (come utente di iPad, fin dal primo modello) che cambia in modo consistente, e in meglio, l’approccio a questo dispositivo.

A valle di tutto ciò, cosa manca ancora dalla lista dei desideri? Mi limito a due cose, peraltro già segnalate in passato:

1) continuo a non capire perché mai le Restrizioni contenuti e privacy siano una sottocategoria del Tempo di utilizzo

2) se l’iPad vuole diventare un sostituto del notebook, per quanto lo si voglia considerare un “dispositivo personale”, prima o poi dovranno introdurre la multiutenza in ipadOS

PS: per ovvi motivi ho tralasciato molte altre novità, dalle App Clip alla realtà aumentata, passando per le novità di Mappe, Messaggi, Emoji, Casa, …

 

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