Evento a mio avviso particolare quello di ieri sera. Tim Cook ha svelato fin dal principio che si sarebbe parlato solo di Apple Watch e iPad (smentendo fin dal primo minuto quella che era stata una mia ipotesi molto azzardata) ma la presentazione delle novità, alcune delle quali molto interessanti, è durata un’ora scarsa, lasciando qualche buco inatteso…

Ma partiamo dal principio: senza addentraci troppo nei dettagli (che trovate ampiamente descritti sul sito Apple) è arrivato l’atteso Apple Watch Serie 6, aggiornamento che non solo porta con sé un sensore per la misurazione del livello di ossigeno nel sangue, ma introduce per la prima volta dei case colorati. Le nuove variano cromatiche sono l’azzurro e il rosso (il classico Product RED) che grazie anche ai nuovi quadranti aggiunti in watchOS7, consentono di sperimentare nuove varianti estetiche… aspetto, se vogliamo, un po’ “futile” ma non completamente da sottovalutare visto che parliamo di un orologio, che è anche un accessorio di abbigliamento. Giusto per dare una nota tecnica alla nuova funzione inclusa nello smartwatch della mela, segnaliamo che il sensore del livello di ossigeno impiega quattro gruppi di LED rossi, verdi e a infrarossi, in aggiunta a quattro fotodiodi posizionati sul cristallo posteriore di Apple Watch e in grado di misurare la luce riflessa dal sangue e analizzarla tramite appositi algoritmi fornendo il risultato finale in soli 15 secondi; questo monitoraggio, insieme a tutti gli altri, consente ad Apple di lavorare a stretto contatto con diverse università per collaborare su diversi studi clinici su asma, insufficienza cardiaca, e anche diagnosi precoce del Covid-19.

La vera novità, comunque attesa, è l’arrivo di Apple Watch SE. Modello economico, ma non troppo, Apple Watch SE è una via di mezzo tra la Serie 4 e la Serie 5, che rinuncia anche alla funzione ECG per contenere il prezzo. Sicuramente attraente per chi non è interessato agli aspetti più “diagnostici” dello smartwatch, ma a quelli più “estetici” (schermo maggiorato) ma il vero modello entry-level, che Apple non ha voluto togliere dal listino, rimane ancora l’Apple Watch Serie 3… modello sicuramente ancora godibile, ma comunque vecchio di tre anni, sebbene ancora compatibile con watchOS7 (in uscita oggi). Lascia un po’ perplesso il fatto che (a meno di sviste mie) il prezzo di Apple Watch Serie 3 sia rimasto invariato, il che è una chiara intenzione a spingere le vendite del modello SE… Come di consueto, il sito Apple consente di confrontare i tre modelli. Ultima nota a margine per chiudere il discorso sugli smartwatch di Apple: con watchOS7 (e iOS14) sarà possibile configurare gli Apple Watch anche per i membri della famiglia che eventualmente non hanno un iPhone, per esempio bambini, consentendo loro di pagare tramite Apple Pay, monitorare la loro posizione, o altro ancora… funzioni che al momento non sono però disponibili in Italia.

Ma arriviamo alla seconda parte, per certi versi più interessante, della presentazione: l’iPad. Nel corso dell’evento, come abbiamo già visto ieri, Apple ha presentato l’ottava generazione dell’iPad e la nuova (quarta) generazione dell’iPad Air. Per quanto riguarda il primo, fondamentalmente si tratta del precedente modello di Air, dotato di processore A12Bionic, ma disponibile ad un prezzo molto conveniente; lo scotto da pagare per il basso prezzo è la mancanza della USB-C (ma vi ricordo che tramite adattatore USB potete comunque gestire memorie di massa esterne anche attraverso il connettore lightening) e il vecchio modello di Apple Pencil (le due cose sono in un certo senso collegate, vista la particolare modalità di ricarica della prima penne Apple). Al netto di queste caratteristiche che di certo non lo proiettano verso il futuro, si tratta forse dell’iPad col miglior rapporto prezzo/prestazioni mai uscito, quindi se ancora siete senza tablet, non lasciatevelo sfuggire.

Il vero protagonista dell’evento è però il nuovo iPad Air dotato di processore A14 Bionic. l’iPad Air di quarta genrazione prende il prestito il design a tutto schermo dell’iPad Pro, ma abbandona il Face ID per sfoggiare una nuova versione del Touch ID integrata nel pulsante di accensione… e confesso (come già raccontato altrove) che la cosa mi vede molto favorevole. Oltre al design a tutto schermo, il nuovo iPad Air guadagna la USB-C, l’Apple Pencil di seconda generazione (che quindi si attacca, si abbina, e si ricarica magenticamente al bordo dello stesso iPad) e la possibilità di collegarci tanto la Smart Keyboard Folio, quanto la Magic Keyboard, trasfonrmandolo in un vero e proprio notebook… e il raffronto coi portatili del resto del mondo ci sta tutto perché il nuovo iPad Air, grazie al gia citato A14 Bionic ha potenza da vendere: tecnologia a 5 nanometri, 11,8 miliardi di transistor, CPU a 6 core (4 ad alta efficienza energetica e 2 ad alte prestazioni), GPU a 4 core, Neural Engine a 16 core. Con 11 trilioni di operazioni al secondo, il nuovo iPad Air mette a disposizione dell’utente una potenza di calcolo ben superiore a quella dei notebook più comuni, e surclassa tanto i tablet Android quanto i CromeBook.

Se qualcuno aveva bisogno di un esempio sulla potenza di calcolo che potrebbero avere i prossimi Mac Silicon, questo processore può essere un buon punto di partenza… ma continuiamo a parlare di iPad… l’attuale proposta di Apple ci offre un iPad Air che costa sensibilmente meno dell’iPad Pro, e sebbene costringa a qualche rinuncia (una sola camera anziché la doppia camera + LiDAR, un modello base da 64GB anziché 128GB, e schermo leggermente meno luminoso) offre un processore di nuovissima generazione, potenzialmente anche più prestante dell’iPad Pro… (ed è anche disponibile in molte più colorazioni, cosa che non fa mai male se si vuole puntare anche ad un pubblico giovane, come gli studenti).

…e a questo punto (almeno per quanto mi riguarda) sorge spontanea la domanda che ho usato per titolare questo mio commento post evento: cosa ci nasconde Apple? Possibile che l’ìPad Air sia meno costoso e più prestante dell’iPad Pro? Perché il SoC Apple A14 non è stato montato anche sull’iPad Pro, aggiornando così anche il modello top di gamma? Dobbiamo attenderci a breve ulteriori aggiornamenti di questa serie? Oppure gli iPad Pro verranno presentati nei prossimi mesi come i primi Mac Silicon?

Come di consueto, non resta che attendere: nel frattempo non dimenticate stasera di scaricare su tutti i vostri device le nuove versioni di iOS, ipadOS, watchOS, e anche tvOS (e non dimenticate di tornare su queste pagine nei prossimi giorni per leggere qualche recensione o commento anche su questi)

PS: come ultima cosa, non dimentichiamo che Apple ha presentato anche Apple One, il servizio che racchiuderà in un unico abbonamento (in opzione, per tutta la famiglia) Music, Arcade, Apple TV+ e lo spazio di archiviazione su iCloud… non sono ancora noti i prezzi perché il Apple One partirà in autunno, ma se già avete attivi almeno un paio di questi servizi, potrebbe diventare molto conveniente, soprattutto per la famiglia.

 

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