Intel

Stando a fonti informate sui piani di Apple, dal 2020 i nuovi modelli di Mac utilizzeranno chip proprietari abbandonando del tutto l’azienda leader Intel. Sia Ian King che Mark Gurman di Bloomberg hanno affermato ieri che il recente progetto ha come nome in codice Kalamata. 

Dopo essere rimbalzata su tutti i notiziari le quotazioni di Intel sono scese del 9.2%, una discesa drastica che non avveniva da più di 2 anni.

Utilizzando un processore realizzato ad-hoc sia per dispositivi mobili che desktop potrebbe rendere la vita più semplice ad Apple consentendo un cross platform migliore e favorirebbe lo sviluppo di app universali per iPhone, iPad e Mac.

 

Come sempre vi chiediamo di prendere le informazioni con le pinze soprattutto quando Bloomberg ne è la fonte. Nel 2012 si era vociferato che Apple avrebbe abbandonato del tutto Intel per i processori dei propri Mac entro il 2017 e ovviamente questo non è avvenuto.

Non c’è alcun dubbio che l’azienda di Cupertino stia lavorando duro per realizzare processori proprietari e i chip A10 o T presenti sui nuovi MacBook e MacBook Pro ne sono la prova. I co-processori, T1 e T2, da ormai un paio d’anni si occupano di tenere al sicuro i dati sensibili dei notebook e desktop (iMac Pro), migliorato le performance nel salvataggio dei dati e si occupano di memorizzare i dati legati al Secure Enclave senza perdita di velocità.

In cima a tutto però questi chip integrano diversi controller, tra cui quello legato all’audio, SSD e altro.

Se Apple dovesse rilasciare un Mac con processore proprietario lo acquistereste o preferiste Intel? Fatecelo sapere tramite i commenti.

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