Italiamac ArtText 3

Abbiamo già avuto modo di parlare di alcuni dei prodotti di punta di Belight Software, in passato, e non posso negare di esser rimasto piuttosto colpito dalla qualità che l’azienda era in grado di garantire già con un software semplice come Get Backup Pro. Dopo essersi gettata nel campo dei videogiochi con una breve parentesi “ferroviaria”, però, Belight Software deve aver capito che era tempo di dedicarsi a una nuova versione per una delle sue applicazioni più ispirate in assoluto; e, dopo aver sguinzagliato un piccolo gruppo di programmatori (tra cui lo stesso Game Designer di Rails), l’azienda ha rilasciato ufficialmente ArtText 3, ultima versione di un software professionale per la creazione di testi che si presenta come un’esperienza adatta anche ai palati più esigenti.

 

Art Text 3

 

“Loghi. Tanti loghi.”

 

Belight Software è un’azienda che ama non lasciare nulla al caso, e una tale qualità era già intuibile dalla completezza di fondo che caratterizzava Get Backup Pro; con ArtText 3, però, il bisogno di soddisfare qualunque tipo di utenza sembra voler raggiungere vette del tutto nuove, con una grande varietà di opzioni e, al tempo stesso, una sostanziale immediatezza nell’utilizzo dell’applicazione stessa. Le pretese di ArtText 3 sono piuttosto semplici: far diventare il testo (nel senso di parole e frasi) una vera e propria forma d’arte, mischiando elementi di design e le più avanzate tecniche della produzione digitale 3D per creare loghi professionali con il minor sforzo possibile.

 

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ArtText 3 riesce piuttosto bene nei suoi tentativi di essere immediato: se, da un lato, chi ha già avuto modo di lavorare con Photoshop almeno una volta ritroverà gran parte delle opzioni presenti nel noto software Adobe, i neofiti del design testuale avranno bisogno di pochissime ore per apprendere tutti i maggiori punti di forza dell’applicazione, riuscendo a realizzare piccole opere d’arte testuali nel giro di pochi minuti. Se creare un logo professionale su Photoshop può richiedere anche delle ore intere, ArtText 3 ha il vantaggio di possedere una libreria ben fornita (seppure, per alcune categorie, un po’ limitata) da cui trarre un gran numero di forme, modelli testuali e simboli da piazzare all’interno del nostro logo.

Ma non solo: basta un giro nella libreria di texture o tra i modelli testuali per rendersi conto che le combinazioni possibili sono davvero sconfinate, e, con l’ausilio di un po’ di ispirazione e di spirito creativo (due qualità che non dovrebbero essere assenti in un designer in erba), ArtText 3 fornisce tutti gli strumenti necessari alla creazione di loghi professionali di alta qualità senza faticare troppo dietro le interfacce di un software.

 

Un 3D senza Occhialini

 

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Una delle feature di punta di ArtText 3 è la possibilità di introdurre una serie di testi 3D all’interno del proprio logo. Sfruttando tutti gli elementi già noti agli utilizzatori più assidui di Photoshop (come la luce dinamica, la profondità e lo spessore del testo), l’applicazione di Belight Software mette un gran numero di opzioni a disposizione dell’utente per permettergli di personalizzare il suo testo 3D come più desidera. Che si tratti di creare una scritta di formaggio (magari per l’insegna di un ristorante?), di plastica o persino di luci al neon, la libreria 3D di ArtText 3 risulta completa e variegata quanto basta, con un giusto equilibrio tra modelli e opzioni per personalizzare i propri loghi.

La rigida presenza di modelli 3D prestabiliti, tuttavia, causa alcuni problemi nella conversione del testo dal piano bidimensionale, che quasi mai sarà trasportato alla perfezione nello spazio 3D una volta operata la conversione. Avete realizzato un logo 2D meraviglioso che avrebbe un potenziale smisurato in tre dimensioni? Scordatevi una conversione fedele del testo in 3D: una volta dotato di profondità e spessore, il logo perderà gran parte delle sue proprietà originarie, costringendovi a ricominciare da capo la creazione con un menù completamente diverso rispetto alla controparte 2D. Ovviare a questo problema, com’è facile intuire, è piuttosto semplice: basta lavorare direttamente all’interno dello spazio 3D.

E, tuttavia, è proprio nello spazio 3D che ArtText 3 perde, sfortunatamente, gran parte della sua immediatezza, risultando in un menù di gran lunga più complesso da gestire e difficilmente adattabile a chi non abbia mai tentato la creazione di un testo tridimensionale (anche soltanto all’interno di Photoshop). Data la complessità di operazioni che richiede la creazione di un testo 3D, però, era improbabile che gli sviluppatori di Belight Software potessero gestire la questione diversamente; posto che, in ogni caso, la sezione 3D di ArtText 3 risulta comunque molto meno complessa di quella fornita dai software di concorrenza (e, per questo, occasionalmente più limitata).

 

ArtText 3: Un Software per Tutti

 

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ArtText 3 è ben lontano dall’essere un software di bassa qualità, con un alto livello di design delle interfacce e una sapiente gestione degli ambienti di lavoro, in grado di garantire immediatezza anche all’utente meno esperto. Per quanto il lavoro all’interno dello spazio 3D si sia rivelato leggermente più macchinoso rispetto al resto del software, non c’è dubbio che l’ultimo gioiello di Belight Software sia uno dei software più utili in assoluto per chiunque lavori nel campo dell’advertising e della grafica in generale. Più semplice di Photoshop e sicuramente più immediato di InDesign o Illustrator, ArtText 3 si distanzia dalle applicazioni appena citate principalmente per la sua capacità di svolgere lo stesso lavoro in un lasso di tempo decisamente più ridotto, accelerando la produzione in maniera incredibilmente rilevante.

Va detto, tuttavia, che la sua stessa natura di software per la creazione testuale lo espone a una serie di limiti: per quanto sia possibile modificare le forme fornite fin nei minimi dettagli, non aspettatevi di trovarvi di fronte a una valida alternativa per Photoshop o per qualunque altro software di grafica professionale: in alcuni casi, infatti, potrebbe essere necessario esportare l’immagine elaborata con ArtText 3 per perfezionarla in un’altra applicazione, sfruttando gli strumenti di grafica più avanzati per creare “il logo perfetto”.

Se lavorate nel campo della pubblicità o della grafica in generale, dunque, la suite di Adobe potrebbe essere ancora la scelta migliore per voi; se, però, il vostro lavoro comprende anche e principalmente la creazione di loghi e testi artisticamente ispirati, non disdegnate un’occhiata al nuovo prodotto di casa Belight Software; ArtText 3 svolge alla perfezione il lavoro per cui è stato creato, anche se non si spinge – ovviamente – oltre un certo limite. In altri termini, è difficile che ArtText 3 possa svolgere da solo il ruolo di vostro software di grafica preferito; se affiancata da un altro software, tuttavia, la piccola perla di Belight Software potrebbe diventare facilmente una delle applicazioni che amerete di più nel corso della vostra carriera di designer.

 

Potrete acquistare ArtText 3 di Belight Software cliccando su questo link.

 

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1 commento

  1. Si ok…bello ma…!!
    Dov’è lo studio? Dov’è il calore? Dov’è la personalità? Non si può sentire parlare di “logo perfetto” per un (almeno da come la vedo io) software che fa quello che puoi fare con Paint!! Diciamo che può essere un gioco per divertirsi quando non hai altro da fare…ma…il logo, che sia perfetto o meno, nasce da scarabocchi…da idee messe su carta cancellate anche mille volte…da un guizzo mentre stai bevendo una birra con un amico o mentre stai leggendo un libro, non da cinque lettere messe vicine così tanto per.

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