Intervista: L'opinione di Giovanni Cavaliere sul Keynote della WWDC 2012 e i nuovi prodotti Apple 1

A bocce ferme e a mente fredda, a distanza di alcuni giorni dall’evento Apple dell’11 Giugno, inizia il ciclo di interviste esclusive di Italiamac a operatori e personaggi che ruotano attorno al mondo Apple Italiano. Bloggers, tecnici, amministratori di negozi Mac e sviluppatori di Software ci racconteranno le loro impressioni sul Keynote andato in scena pochi giorni fa al WWDC 2012 e sui nuovi prodotti Apple appena introdotti proprio durante la Conferenza degli Sviluppatori.

Partiamo oggi con Giovanni Cavaliere, utente Apple dal 2001, blogger e collaboratore della rivista ZZapp su iOS e Android. Attualmente amministratore di AppleMobile.it, e responsabile Marketing e Comunicazione per iPhoneDeveloper dal 2011 brand della Marturano Tecnologie. Dopo una vita adolescenziale passata alla programmazione, attualmente si occupa di editoria, nuove tecnologie e marketing. Su twitter lo trovate con @johnnycavaliere

Di seguito le domande di Italiamac e le risposte di Giovanni:

Intervista: L'opinione di Giovanni Cavaliere sul Keynote della WWDC 2012 e i nuovi prodotti Apple 2In linea generale come ti è sembrato questo Keynote dell’era post Steve?
Il Keynote è stato strutturato sull’impronta data da Steve Jobs: numeri sbalorditivi all’inizio, tempistiche definite e “il telo nero” che mi sembrava un’idea di Jobs. Ovviamente senza Jobs ha un altro sapore, manca il carisma, la comunicazione di un vero brand-man dell’azienda. Steve non era un semplice CEO, era prima di tutto un utente Apple. In ogni caso, Keynote ben organizzato ma poco “frizzante”.

Non c’è stato nessun colpo di scena finale, te lo aspettavi?
Beh, sì, non mi aspettavo colpi di scena finali, con la morte di Steve è morto anche il One More Thing (il colpo di scena finale per eccellenza), Apple vuole comunque far capire alle persone che Steve non c’è più e che colpi alla Steve, alla fine dei Keynote, non ce ne saranno più.

I prodotti presentati non sono pochi, ma sono abbastanza innovativi secondo te?
Per l’innovazione beh, c’è ma non quanto mi aspettavo. Il Macbook Retina attrae molto e ha caratteristiche importanti (anche se non rivoluzionarie), ma penso che come tutte le tecnologie debba esser accessibile e a quel prezzo oggettivamente non lo è. Per gli altri prodotti più che vera innovazione vedo una Apple che si è “adeguata” più che “distinta”.

Il MacBook Air è stato protagonista di diverse modifiche, sfonderà il mercato visti i prezzi?
Il prezzo del Macbook Air penso sia equo e molto accessibile. Le caratteristiche sono molto interessanti e sicuramente il prodotto/mercato a cui si rivolge è molto ampio. La strategia primaria di Apple (come si evince anche dall’analisi SWOT) è proprio quella di incrementare la quota di mercato sui notebook e, probabilmente, da quì a qualche mese ci riuscirà con questo prodotto.

Cosa ne pensi dell’introduzione del display Retina sulla fascia alta dei MBP?
Penso sia una bella novità ma non è una rivoluzione o una “grande innovazione”. Il retina display, come concetto, esiste da 2 anni ed Apple si è limitata ad introdurlo su diversi dispositivi (Nuovo iPad e Macbook pro ora), con attenzione ai costi di produzione. Penso sia molto utile per i professionisti che lavorano sulla grafica ma credo che un prezzo così alto non sia molto giustificato da tale tecnologia. Inoltre, non sono da sottovalutare i problemi di retrocompatibilità con le applicazioni (anche i cd. “gestionali” ad-hoc) e con la grafica Web che, stando ai primi test, con questo schermo così definito, rischia di mostrare foto di bassa qualità. In effetti è un problema: velocità del sito o qualità dei contenuti audio/video con questo MacBook Retina?

Nel frattempo dal catalogo è sparito il MBP17, cosa succede secondo te?
Il MBP da 17’’ è stato sempre un prodotto per chi voleva un computer “poco trasportabile”. Il contesto attuale è diverso rispetto a 5-6 anni fa, attualmente le persone si muovono di più e più che uno schermo grande hanno bisogno di compattezza e leggerezza nel trasportare un dispositivo. E’ evidente che la strategia è quella di puntare sugli iMac che saranno presentati del 2013 e che raccoglierà la fetta degli “ex affezionati ai 17”.

Il MacPro ancora non viene rivoluzionato, se non qualche novità pubblicata in sordina. Apple si è dimenticata dell’utenza Professional?
No, Apple non si è dimenticata dell’utenza professional, ha solo deciso, strategicamente, che questo è l’anno in cui la domanda del “consumer” è in salita. A parer mio il MacPro sarà lanciato l’anno prossimo, in concomitanza dei nuovi iMac, sorprese permettendo…

OS X Mountain Lion, che peso avrà viste le novità introdotte? Sono rivoluzioni o semplici miglioramenti?
Sono dei miglioramenti se confrontati con Lion ma, a parer mio, avvicinano ancora di più l’utente “principiante” al mondo Mac. Tutto è più semplice ed intuitivo ma allo stesso tempo più produttivo. Sono molto contento di Mountain Lion, credo sia uno degli ambiti meglio riusciti da Apple in questo ultimo anno. Spero, però, che non ci siano i problemi riscontrati con Lion.

E’ stato mostrato iOS 6, forse sarebbe da chiamare iOS 5.5? Oppure è davvero una novità?
Se penso ad iOS 4 penso al Multitasking, se penso ad iOS 5 penso al centro notifiche, sinceramente, se penso ad iOS 6 non mi viene in mente nulla, se non Siri in italiano, che è una caratteristica annunciata con iOS 5 un anno fa. Sinceramente sono molto deluso dal nuovo sistema operativo di Apple: ci sono molte funzioni utili, ci sono applicazioni interessanti (vedi le nuove Mappe) ma, a livello sostanziale, non apporta quasi niente. Sarebbe stato necessario una maggiore costumizzazione del sistema operativo o una funzione integrata per la gestione degli allegati o dei file in generale. Allo stato attuale lo definirei proprio un 5.5.

Twitter e Facebook nativi su iOS e OS X, siamo schiavi dei social network?
Beh, Apple non è che ci schiavizza ai social, più che altro si adegua alle richieste di un pubblico sempre più social. Certo, l’utilizzo di una integrazione così “sfrenata” ci incentiva a condividere sempre più contenuti con il pubblico e, in un certo senso, rimaniamo schiavi della condivisione che potrebbe rappresentare anche un elemento critico sulla privacy della persona. Spero comunque che ci sia un utilizzo più responsabile nei social, un pò come il vino: un bicchiere al giorno fa bene, una bottiglia è dannoso.

Nuove mappe in collaborazione con TomTom. Apple prende le distanze da Google, condividi la scelta?
Una scelta già annunciata da qualche mese, quando circolavano le voci e, se vogliamo dirla, da qualche anno (se consideriamo il brevetto depositato nel 2011). Scelta molto azzardata poiché il web affonda le radici della geolocalizzazione di Google Maps. Ovviamente ad Apple è riuscita l’impresa di vincere battaglie molto più grandi di questa quindi, secondo me, la scelta non è una “rivoluzione” ma solo uno strumento per rendersi indipendente da Google che è concorrente in più ambiti. Strategicamente parlando condivido la scelta.

Cosa cambia nel tuo lavoro l’introduzione di queste novità?
Sostanzialmente nulla, spero che Siri sul mio iPad mi possa permettere di avere una maggior produttività, per esempio, questa intervista avrei potuto comodamente dettarla dal divano.

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