Sin dalla sua nascita, risalente ormai a più di 40 anni fa, Apple è nota tra i suoi consumatori per essere sinonimo di innovazione e qualità. Come sottolineato in un articolo del magazine Visibilità, quello di Apple può essere ormai definito come un vero e proprio culto, quello della mela come un simbolo di prestigio e alta moda. La fama della multinazionale americana, però, non è da associarsi solo alla particolarità dei suoi prodotti, ma risiede in buona parte anche nella sua strategia di marketing, capace di rispondere alla perfezione alle esigenze dei consumatori e del mercato. Ma quali possono essere considerati i punti di forza della strategia di Apple? Da un lato, grande importanza ha rivestito la capacità della multinazionale di saper parlare al pubblico, di cui ha rivoluzionato persino il linguaggio; dall’altro, la capacità di saper trarre vantaggio dai punti di forza di brand altrettanto noti e potenti all’interno del mercato dei beni di lusso e della tecnologia. Come? Attraverso la cosiddetta strategia del co-branding.

 

La strategia del co-branding: il caso di Apple 1
FONTE: Pixabay.com

 

Il co-branding: cos’è e di che tipo può essere?

Come spiegato sul canale di SEMrush Italia, il co-branding è una strategia di marketing definibile come un’alleanza tra due brand affini che ha lo scopo di produrre un prodotto o di fornire un servizio che possa giovare all’immagine di entrambe le aziende e migliorare l’esperienza di acquisto dei rispettivi consumatori. Il co-branding può essere di tipo funzionale o di tipo simbolico-affettivo: nel primo caso, sono entrambe le aziende a partecipare alla produzione del prodotto, che finisce per godere dei punti di forza dell’una e dell’altra realtà coinvolta; nel secondo caso, invece, definito anche co-naming, sono i nomi delle due aziende ad essere associati, al fine di trasferire i valori legati alle due realtà coinvolte su un unico prodotto, che finisce per acquisire del valore aggiunto. Per fare qualche esempio concreto, un caso di co-branding funzionale particolarmente gustoso è quello che ha visto come protagonisti Nutella ed Estathé, che hanno dato vita ad uno snack capace di sfruttare la golosità della crema alle nocciole e la freschezza del tè. Tra i casi di co-branding simbolico-affettivo, invece, diversi sono gli esempi derivanti dalla collaborazione tra provider di giochi e show televisivi o film. Tra le slot machine della piattaforma Betway Casinò, non sono poche a presentare questa caratteristica: ne sono un esempio la slot targata Game of Thrones, ispirata alla famosissima serie tv prodotta da HBO o, ancora, le slot basate su Jurassic Park e Bridesmaids, o Le amiche della sposa, film prodotto nel 2001 da Universal Pictures. Un altro caso di co-branding, questa volta relativo ai prodotti dei beni di lusso, è quello che ha visto come protagonisti i marchi Fiat e Gucci, dalla cui collaborazione è nata una vettura in edizione limitata, la Fiat 500 by Gucci, esempio di stile, classe e bellezza. Entrambi i marchi, infatti, chi in un campo e chi nell’altro, sono noti in Italia proprio per la ricerca della cura del dettaglio, della qualità e dell’eleganza dei prodotti, valori a cui si ispira anche la Fiat 500 by Gucci.

 

La strategia co-branding di Apple e i suoi benefici

 

La strategia del co-branding: il caso di Apple 2

 

Come anticipato, quella del co-branding è una strategia di marketing adottata anche dalla multinazionale americana Apple, strategia a cui l’azienda deve anche parte del suo successo. Tra le campagne di Apple più note, una ha riguardato la collaborazione del 2017 con la casa di moda francese Hermes, dalla quale è nato un Apple Watch caratterizzato dall’innovazione tecnologica di Apple e dalla raffinatezza di Hermes. Tra gli altri casi di co-branding, uno dei più noti al pubblico è forse quello che ha visto come protagonisti Apple e Nike, dalla cui partnership è nato un kit per lo sport wireless in grado di comunicare con il proprio iPod. Anche in questo caso, l’obiettivo della strategia di marketing adottata è stato riposto nella possibilità di fornire ai propri consumatori un’esperienza capace di combinare il brivido della corsa all’ascolto delle proprie canzoni preferite; il tutto senza alcun tipo di impedimento durante il training. Tra le ultime novità, infine, è previsto per l’estate il lancio sul mercato della carta nata dalla collaborazione tra Apple e MasterCard: Apple Card. Integrata perfettamente con la piattaforma iOS e con la tecnologia Apple Pay, Apple Card potrà essere impiegata presso tutti gli esercenti che supportano il circuito MasterCard e offrirà ai suoi utilizzatori la possibilità di gestire al meglio le proprie finanze e le spese giornaliere.

Come descritto, quella del co-branding è una strategia che, se ben impiegata, può portare numerosi benefici a entrambe le realtà coinvolte: oltre a migliorare la propria posizione sul mercato rispetto alla concorrenza e a conquistare nuovi potenziali consumatori grazie alla collaborazione con altri brand dai valori simili ai propri, il beneficio maggiore è rappresentato proprio dalla possibilità di poter accrescere ancor più la soddisfazione dei propri clienti.

- Disclamer - Questo articolo presenta le opinioni del suo autore indipendente o della fonte da cui è estratto e non di Italiamac. Può essere stato realizzato con l'assistenza della IA. Non è da considerarsi consulenza, consiglio d'acquisto o investimento, in quanto a puro titolo esemplificativo generico.