Ad un’anno dall’annuncio della transizione verso i processori proprietari, Apple ha completato metà del lavoro: Mac Mini, MacBook Air, MacBook Pro 13″, ed infine il nuovissimo iMac 24″, vera novità della lineup della mela, perché oltre al nuovo processore introduce un vero e proprio restyling (elemento a mio avviso indispensabile per segnare un passaggio di tale portata).

Cos’hanno in comune tutte le macchine menzionate sopra? Ovviamente il processore M1, seppur con qualche piccola differenza (nei core della GPU) che rappresenta la vera innovazione… e che  innovazione!!! Prestazioni che fanno sfigurare tutti i processori della concorrenza, con consumi ridotti (altro elemento importante, vista la crescente importanza del mondo dei portatili e della mobilità in generale).

C’è però un altro elemento comune a queste macchine: per quanto catalizzate dalle prestazioni del nuovo SoC di Cupertino, sono tutte macchine “base”: mancano ancora all’appello il MacBook Pro da 16″, l’iMac da 27″, e il Mac Pro… Tutti si aspettano che per queste macchine Apple annuncerà un nuovo processore, un fantomatico Apple M2 (o un Apple M1x, se dovesse seguire una strada già seguita in passato) e soprattutto la possibilità di montare delle schede video di terze parti, perché per quanto il SoC Apple M1 sia performante, non siamo a livelli tali da approdare sulle macchine PRO… a meno che il nuovo SoC che ha in mente Apple, non abbia qualche GROSSA novità, tenuta debitamente segreta, proprio sotto questo punto di vista…

Cosa dobbiamo aspettarci quindi dalla prossima WWDC?

Sicuramente degli annunci su come verrà completata la transizione, e molto probabilmente qualche macchina potrebbe essere presentata già nel corso dell’evento. Viene un po’ difficile immaginare il restyling del Mac Pro, appena ridisegnato, ma se fate mente locale ricorderete che anche nel passaggio PCC->Intel l’aspetto estetico del “Power Mac / Mac Pro” passò in secondo piano per molti anni.

Trattandosi di conferenza degli sviluppatori, si parlerà anche di software, tools di sviluppo e di sistemi operativi… e proprio qui volevo arrivare…

Un anno fa, dopo l’annuncio della transizione, notando alcune similitudini con l’hardware dei kit di sviluppo, in molti (me compreso) avevano ipotizzato che l’iPad Pro potesse essere già il primo, potenziale, Mac Silicon… e l’arrivo di Big Sur sui Mac, con dettagli estetici e funzionali chiaramente derivati da iOS, nonché la possibilità di far girare nativamente le App iOS anche sul Mac (ovviamente quelli con processore M1) ha rappresentato un altro passetto verso l’unificazione… un passetto che il recente upgrade dell’iPad Pro con processore M1 rende ancora più plausibile e che potrebbe concretizzarsi con l’annuncio della prossima versione di macOS. Se ci pensate non è un ipotesi così strampalata, visto che il dispositivo (se dotato di Magic Keyboard) non presenta molte differenze da un MacBook Air, e sarebbe comunque in grado di continuare ad utilizzare le App iOS…

Lo so, sto fantasticando, ma forse neanche troppo: un iPad Pro con macOS potrebbe diventare quasi certamente il mio prossimo acquisto ;)

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